Arrestato alla stazione di Venezia con un machete, i suoi amici fermati a Milano

Cronaca

Milano 2 Agosto – Ha cercato di giustificarsi spiegando che la mannaia che portava in borsa gli sarebbe servita per la festività islamica del sacrificio. Poi, però, non ha saputo spiegare né il documento falso mostrato ai poliziotti, né cosa ci facesse un sampietrino nella medesima borsa.

Domenica mattina alla stazione ferroviaria di Venezia è stato arrestato n uomo di quarantanove anni nato in Germania, ma di passaporto turco. Ad avvisare gli agenti sono stati alcuni passanti che avevano notato sei persone pregare sulla pensilina immediatamente prima dell’ingresso della stazione ferroviaria di Santa Lucia.

 

Sopraggiungendo, però, i poliziotti hanno trovato soltanto il quarantanovenne e un suo compagno di viaggio, più giovane. Gli agenti della Digos, scoprendo che il passaporto dell’uomo era falso, lo hanno perquisito e hanno trovato una mannaia e un sasso affilato nascosti nella sua borsa. Il ritrovamento risulta decisamente preoccupante, soprattutto dopo l’assalto a colpi di ascia portato a termine da un diciassettenne su un treno in Baviera. L’uomo è stato quindi arrestato per aver fornito false attestazioni e denunciato per il possesso dell’arma, mentre per il più giovane – i cui documentati sono regolari – è previsto il rientro in Slovenia.

 Per quanto riguarda le altre quattro persone, tre ragazzi e una ragazza – tutti studenti – sono stati invece tutti fermati a Milano. I quattro, da quanto risulta, non sono stati denunciati: i controlli su di loro hanno dato esito negativo. Loro stessi hanno raccontato di essere stati avvicinati dal quarantanovenne, che aveva chiesto di poterli seguire fino a Milano, soltanto per motivi di lingua.

 

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