“Per un basin” cantava Jannacci: torna in estate il fascino della balera

Cultura e spettacolo

Milano 9 Agosto – “Per un Basin” avrei dato il mondo intero..cantava Jannacci e c’era il pudore dell’epoca, il fascino di una balera di periferia, il timido approccio di un imbranato che il ballo rendeva ardito. Ma l’atmosfera gioviale e allegra della balera è sempre d’attualità Scrive Federica Maccotta sul Corriere “ File di lucine appese come festoni, musica senza tempo e coppie senza età che scivolano sulla pista. È una tribù che balla quella dei milanesi che restano (o tornano) in città ad agosto. Si danno appuntamento in balera: luogo ricreativo di stampo antico che oggi soddisfa i nonni e allo stesso tempo affascina i Millennials. Così, serate e pomeriggi da festa, spesso rivisitati in chiave hipster per location e pubblico, si moltiplicano.

Al Carroponte di Sesto San Giovanni, luogo simbolo dell’estate più giovane che non teme zanzare e sudore, il venerdì c’è la «musica liscia e leggermente frizzante», selezionata dal dj set di Al Beat. Adriano Celentano e i Beach Boys, Gianni Morandi ed Elvis: tra un lento e un twist, si viaggia negli anni scatenati del boom, per le donne è d’obbligo la gonna a ruota. La serata nell’ex area industriale Breda «fa rivivere lo spirito delle balere che hanno animato e animano la provincia italiana», spiega il direttore artistico Fabio Paolo Costanza. «Piste da ballo aperte a tutti, ma prima ancora luoghi di socialità e di incontro».

Sarà un Ferragosto da rotonda sul mare al Parco Tittoni di Desio. Spiega l’organizzatore Marco De Marco: «Volevamo qualcosa di popolare, per tutti. E la mente è andata alla riviera romagnola». Nasce così «Romagna Mia!», che domenica 14 agosto porterà Rimini nel cuore della Brianza. Con Gianni Drudi front man, ci sono le sdraio e gli ombrelloni, lo gnocco fritto e la tombolata di mezzanotte.

Anche al Circolo Magnolia il liscio ha il suo posto al sole. Tutte le domeniche di agosto (il 28 con torneo di bocce incluso) è una consuetudine il pomeriggio dedicato a «Corpo di mille balere», con orchestra dal vivo e anguria. «Durante l’anno ci rivolgiamo ai giovani, mentre per l’estate abbiamo pensato agli anziani che frequentano l’Idroscalo», spiegano gli organizzatori.

Sia chiaro: a Milano non impazza solo il modello Raul Casadei e la tradizione romagnola. A Cascina Torrette, il progetto di «Mare culturale urbano» a San Siro, il venerdì pomeriggio si balla liscio, ma rigorosamente ambrosiano. «Valzer, mazurka, polka e scottish, che è una sorta di fox-trot», spiega Claudio Merli, anima della pista. Canta, intrattiene e sceglie la scaletta dei brani. «Ci sono mariti e mogli, single e anche qualche coppia clandestina», confessa. «Puntiamo a far appassionare i giovani, perché l’età dei ballerini è mediamente alta e la tradizione rischia di perdersi».

Dalla periferia la balera arriva nel cuore della città. Al Castello Sforzesco, in piazza del Cannone, il Comune ha inaugurato a fine luglio «VerdEstate – Vacanze a Milano»: una grande pista da ballo coperta, tavoli per giocare a carte e scacchiere a disposizione. «C’è sempre il tutto esaurito», racconta Carlo Giuggioli, responsabile del chiosco Locanda alla Mano, lì accanto. Un bar impegnato nell’inserimento di ragazzi con sindrome di down che, d’accordo con Palazzo Marino, garantisce sconti su acqua, panini e gelati agli habitué della balera. «Si fermano anche i turisti, spesso giovani, incuriositi dalla musica e dalle coppie che ballano», racconta.

Resta poi un punto di riferimento la Balera dell’Ortica, a Lambrate, dove si danza, si mangia, si beve in un’atmosfera vintage e a prezzi popolari. Ex dopolavoro ferroviario trasformato dall’appassionata gestione della famiglia Di Furia in un fenomeno sociale, è amato tanto dagli hipster quanto dai veterani del quartiere. Il programma estivo, su pista all’aperto, prevede liscio e boogie, swing e revival. «I nostri ballerini hanno da zero a cento anni», racconta Marina Di Furia. «Una pensionata insegna l’Alligalli a una giovane manager, e il nonno aiuta i nipoti con la mazurka».”

Milano Post

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