Milano 13 Agosto – Nel nuovo allestimento della sala 24 a far luce sulla «Pala di Montefeltro», uno dei capolavori del pittore di San Sepolcro, non c’è una luce qualsiasi, ma un simbolo del design italiano: la lampada firmata da Achille Castiglioni e prodotta da Flos.
C’è una sorpresa per chi visita in questi giorni la Pinacoteca di Brera. Nel nuovo allestimento della sala 24, ai più attenti non sfuggirà un particolare. A illuminare la «Pala di Montefeltro» di Piero della Francesca, uno dei capolavori della raccolta, non c’è una luce qualsiasi, bensì un oggetto simbolo del design italiano: la lampada «Brera» firmata Achille Castiglioni e prodotta da Flos. Una raffinatezza voluta dal direttore James Bradburne nel progetto di rinnovo e «svecchiamento» del museo. In effetti, non c’è posto più azzeccato per la «Brera», lampada progettata nel 1962 con diffusore che ricorda l’uovo dipinto dal pittore di San Sepolcro proprio nella Pala del Montefeltro. Un uovo di struzzo, metafora, per la cristianità, di nascita, concezione, resurrezione.
La Pinacoteca ha salutato il suo arrivo con un tweet: «È tornata la “Brera”, prodotta e donata da Flos». La collezione sarà visitabile anche il 15 agosto, nonostante cada di lunedì, giorno di chiusura del museo. E ad agosto continuano anche le «Chiacchierate», tour della pinacoteca, gratuiti e guidati, inclusi nel biglietto. (Corriere)
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