Via Padova: la festa multietnica dell’11/9 conferma i migranti come unico interesse della giunta

Milano

Milano 20 Agosto – Scorrendo le pagine dei giornali è impossibile non rendersi conto di quanto marginali siano diventati i problemi di Milano e dei milanesi per la sinistra che amministra la città – Commenta Silvia Sardone, consigliere comunale di Forza Italia – La maggioranza dei titoli riguarda i migranti e le questioni ad essi connesse: si parla di lavori utili per i profughi, di burkini, di cibo halal, dei reati commessi dagli immigrati, di quartieri oramai diventati ghetti, come quello in cui visse e fece proselitismo Abu Nassim e delle preoccupazioni delle madri islamiche. Oramai per Sala e Majorino sembra conti più un ghanese di un milanese. Ci aspetteremmo che per loro avessero almeno la stessa rilevanza.
Persino le feste di via hanno perso la loro identità. Se fra i temi inseriti non vi è il multiculturalismo è quasi impossibile organizzare feste o raduni alternativi, magari sulle nostre tradizioni. Così è stato qualche giorno fa in porta Venezia, invasa da sudamericani, così sarà fra qualche settimana in via Padova, dove a farla da padroni saranno arabi e nordafricani. La festa multietnica, annunciata da Repubblica, che si svolgerà l’11 settembre, data in cui ci sarebbe poco da festeggiare se non si è fra quelli che gioirono per la caduta delle torri gemelle, vedrà la “Parata delle Culture” e i componenti del comitato “Expo dei popoli” e avrà il suo culmine in un dibattito cui sarà ospite principale il consigliere comunale Sumaya Abdel Qader, raro esempio d’integrazione, con il suo velo, la sua vicinanza al Caim sostenitore della poligamia, la sua religione islamica e i suoi endorsement per il burkini. Non ci aspettavamo certo di vedere sul palco un Ambrogio Brambilla a recitare poesie in milanese, ma se a farle da contraltare ci fosse stato un consigliere d’opposizione, o qualche cittadino critico con questo modello di città, che a molti non piace, il tutto sarebbe risultato più credibile e sicuramente meno di parte.
Sullo sfondo, ovviamente, gli inascoltati residenti italiani di Via Padova che sicuramente non hanno come priorità la festa multietnica: chiedono lotta alla criminalità e al degrado non trovando nel Comune, purtroppo, un interlocutore serio e interessato alle esigenze dei milanesi.

In allegato locandina eventoA3-POPOLANDOMI-11092016_web

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