La somma incassata dalla Ue è stata di un milione di corone, poco meno di 40mila euro, ed è giunta grazie a un programma di finanziamenti rivolti allo “Sviluppo rurale per lo sviluppo del turismo rurale”. In effetti la struttura, ricavata probabilmente da una antica fattoria, si trova in aperta campagna e ha un lato rivolto verso un foltissimo bosco, ci troviamo infatti nelle vicinanze della Selva boema. Sulla facciata, ora perfettamente restaurata, fanno però bella mostra di sé un cuore illuminato di rosso e una grande sigla XXX, eloquente simbolo del sesso a pagamento. Ammessa solo clientela di sesso maschile, con una quindicina le ragazze che vi lavorano. Non particolarmente arduo quindi capire di cosa in effetti si trattasse.
L’insegna è di immediata riconoscibilità per i clienti, vi compare infatti la scritta Party night club XXX, il nome ufficiale però, quello utilizzato per chiedere il sostegno dai fondi europei, è Pensione Retro, una denominazione decisamente più accettabile per affermava di offrire innocui servizi di ospitalità ai turisti di passaggio.
Ora ci auguriamo che nel mirino finiscano i funzionari dell’ufficio competente che hanno chiuso un occhio, anzi due, autorizzando con grande leggerezza questa richiesta di finanziamento.
E come sempre, ahimè anche in Europa, Pantalone paga…
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