Milano, una Festa dell’Unità da 300mila euro per parlare d’aria fritta, con i terremotati dietro l’angolo

Milano

Milano 26 Agosto – Il comune senso del pudore avrebbe suggerito di rimandare la grande Festa dell’Unità milanese a data da destinarsi, considerata la catastrofe del terremoto…e invece no, questa sera il PD apre formalmente una sagra di parole trite e ritrite con l’unica novità di fare propaganda per il sì referendario voluto da Renzi. Ma l’aria fritta ha un costo esorbitante che il buon senso e un minimo senso di solidarietà avrebbero destinato all’aiuto immediato di chi sta soffrendo le conseguenze di un terremoto devastante. Scrive Affari Italiani “Interessante anche la parte “economica” della Festa. Secondo quanto può riferire Affaritaliani.it, la Festa costerà circa 300mila euro, 100mila dei quali saranno coperti dagli sponsor. Ci saranno gli stand dei comitati per il Sì al Referendum e lo stand dei Parlamentari Europei. La Cgil non avrà uno spazio ma sosterrà la Festa sponsorizzando una parte del libretto del programma. Per quando riguarda l’ANPI, che tante polemiche sta suscitando in altre parti d’Italia, a Milano parteciperà ai dibattiti ma – come ormai da tre anni a questa parte – non avrà alcuno stand.” Prima domanda: ma quanto è ricco il PD milanese? Seconda domanda: ma per diffondere i Verbo del partito è proprio necessario programmare una serie di otto spettacoli con Matt e Bise e il Milanese imbruttito (il 27 agosto) e i Dear Jack (il 2 settembre)? Terza domanda: ma che c’è da ridere e da cantare in una città sofferente e soffocata da migranti, Rom e problemi vari? Diversi gli ospiti e i dibattiti in programma fino all’11 settembre: dal ministro Maurizio Martina a Massimo D’Alema passando per l’ex sindaco Giuliano Pisapia e l’attuale Beppe Sala. Il 3 settembre ci sarà il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi. Il fior fiore del partito, insomma per raccontare e raccontarsi la nascita del Pd, per favoleggiare sul Governo del cambiamento, per discutere la realtà amministrativa e riflettere sull’Islam. E le parole non mancheranno ai parolai di professione. Ma là, contestualmente, le vittime del terremoto commuovono il mondo e la gente che ha un cuore.

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