Milano 26 Agosto – È ansia di terremoto in Italia è palpabile. Nelle ultime 24 ore le maggiori ricerche avvenute nei motori di ricerca sono state la combinazione del termine “terremoto a …”.
Il territorio del comune di Milano ricade in Zona 3 nella Classificazione Sismica dell’Italia. Quindi con rischiosità sismica bassa, ma può essere soggetta a scuotimenti modesti che non dovrebbero causare danni alle infrastrutture, sempre che siano state costruite come prevedono le norme. Ma si sa che queste non di rado sono state aggirate.
Di certo il termine modesto è soggettivo, infatti durante le forti scosse sismiche del terremoto dell’Emilia, a Milano furono percepite e ci fu parecchia ansia.
In specie il 29 maggio 2012 alle nove del mattino, quando in Emilia ci fu una scossa fortissima che causo altre vittime, a Milano i lampioni delle vie oscillarono per molti secondi. Lo scuotimento fu avvertito per strada, e persino in auto. Figuratevi nei palazzi!
Furono sgomberate in via precauzionale le scuole, uffici. Fu una giornata di emergenza preventiva.
Ma sono parecchie le volte in cui in questo decennio Milano ha percepito i terremoti avvenuti attorno. E ogni volta l’ansia ha prevalso alla ragione. Il terremoto fa paura.
Ma per trovare una scossa sismica importante nella zona di Milano si deve andare indietro nel tempo di alcuni secoli, quando nella zona vicino a Monza, era il 26 novembre del 1396 si ebbe una scossa fortissima, con una magnitudo che uno studio recente ha classificato in 5,35, ed una intensità di 7-8 gradi nella scala MCS. I danni nell’area interessata furono ingenti, anche perché all’epoca la prevenzione non esisteva.
Altri terremoti sono avvenuti in altre epoche, pare sino a magnitudo 4.0, ma Milano città no è mai stata nell’epicentro di un sisma superiore a 4.0, mentre aree non molto distanti dalla città invece sì.
Quindi Milano è un luogo sicuro? C’è un rischio sismico? Si o no? Nessuno può dirlo.
L’Emilia (classificata non al rischio sismico che poi avvenne) ben sottolinea questo, anche se comunque non è il caso di fasciarsi la testa, in quanto le incognite di Milano in ambito ambientale sono ben altri, specie quelli che derivano da fabbriche ed esondazioni di fiumi, e perché no, anche dal rischio di un attacco terroristico, perché se non ci fosse, Milano sono avrebbe una presenza così massiccia di esercito e altri corpi militari a vigilanza dei punti strategici.
Per comprendere se in un luogo un rischio terremoto si dovrebbero fare studi molto approfonditi e disporre di dati di alcuni millenni.
Perciò pare che sia impossibile affermare che in una zona a basso rischio, appunto non nullo o zero assoluto (che non esiste nel Pianeta Terra), si possa avere una scossa sismica importante. Ma non vogliamo confondere le idee con ciò, Milano e tutte le aree classificate a basso rischio sismico hanno una remota possibilità di avere un terremoto perché sono distanti da faglie, anche se c’è da rammentate che il sottosuolo terrestre è in continuo lento movimento, così a Milano qualche micro scossa, percepita solo dagli strumenti, saltuariamente nel tempo c’è.
Andrea Meloni (Tempo Italia)
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