Le madri dei giovani afroamericani uccisi dalla polizia sul red carpet degli MTV Video Music Awards: denuncia sociale o show-business?

Esteri

Miano 1 Settembre – Gli MTV Music Awards sono, ogni anno, occasione per le popstar statunitensi di fama globale di far parlare di sé. Show allo stato puro. Che nel tempo, per continuare a stupire e fare notizia, ha esplorato sempre nuovi confini, infranto nuovi tabù: baci saffici, tra ex, tra personaggi improbabili, mise audaci da microvestiti che coprono giusto le parti intime ad abiti da sposa barocchi, serpenti, fino a sculacciate e mosse di “twerking” (termine nato proprio su questo palcoscenico). Con queste premesse è difficile trovare l’espediente vincente, lo scandalo che sovrasti tutto il luccichio di lustrini, nudità, vestiti d’alta moda, gossip, video a effetti speciali. Sono stati ampiamente infranti ormai i tabù riguardanti il costume e la morale come sesso e famiglia (e maggiormente per quanto riguarda il primo, di cui ormai si è esplorato e sdoganato tutto il possibile): il rischio che questo genere di trasgressione venga a noia è dietro l’angolo. Bisogna spingersi oltre. E cosa crea più scalpore che cavalcare uno scottante tema socio-politico del momento? Ecco la nuova trovata di questa edizione.
L’America ha un secolare problema di integrazione, a oggi ancora irrisolto. Le frequenti e arbitrarie uccisioni di alcuni ragazzi afroamericani da parte della polizia non sono che la punta dell’iceberg di una complicatissima questione. Nel tempo, varie star e starlette si sono pronunciate in merito o proprio schierate: non è una novità, soprattutto negli Stati Uniti dove per un personaggio pubblico è quasi d’obbligo impegnarsi nel sociale, che sia appoggiare un candidato politico, fare beneficenza o dichiararsi a favore del consumo giornaliero di frutta e verdura: insomma sostenere una causa di qualsiasi genere, a seconda del proprio profilo. La super artista pop Beyoncè, afroamericana del Texas, ovviamente ne fa la paladina, ad esempio appoggiando esplicitamente il movimento antirazzismo Black Lives Matter (le vite dei neri contano). Normalità. Ma adesso ha fatto qualcosa che nessun altro ha fatto prima: sul red carpet degli MTV Video Music Awards ha voluto accanto a sé le madri dei giovani neri assassinati dalla polizia in questi ultimi mesi. Presentandosi davanti ai flash dei fotografi con queste damigelle, l’effetto scandalo è partito e ha monopolizzato tutta la scena e tutta la stampa del giorno successivo. Obiettivo raggiunto.
Non che l’iniziativa non abbia dei pregi: nessuno mette in dubbio la buona fede delle due parti, l’una di mettere la propria popolarità al servizio di una causa e l’altra di far sentire la propria voce. Ma forse, come si suol dire, c’è modo e modo: c’è un modo ugualmente a rilevanza mondiale e molto efficace, come può essere quello dei concerti di raccolta fondi su una tematica ben precisa, e c’è un altro modo. Che non porta aiuti concreti e soldi a nessuno, e di fatto dona visibilità in modo totalmente sbilanciato a una parte sola: quella della popstar.

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