Milano 3 Settembre – Le vicende della costruzione della linea M4 sono forse la dimostrazione migliore dell’incapacità delle 2 giunte di sinistra che hanno governato Milano. E anche la totale ignoranza degli Assessori di come funziona il commercio e il mondo del lavoro.
È noto che bisogna realizzare M4 dal 2011. Per 4 anni Palazzo Marino ha dormito e ha preferito occuparsi di ciclabili, macchinette e amenità varie. Poi di fronte al rischio di perdere un finanziamento statale irripetibile ha approvato a scatola chiusa un progetto mal congegnato e senza alcun piano di informazione e condivisione con la città.
C’erano 5 anni per predisporre esenzioni fiscali, rimborsi, collocazioni temporanee per evitare la desertificazione commerciale di tante vie e quartieri, da Forlanini fino a Lorenteggio. E’ stato fatto in fretta e furia solo un bando che garantirà a 59 negozi una mancetta. Intanto gelaterie, pizzerie, librerie, artigiani, antiquari devono chiudere stremati da isolamento, problemi di carico e scarico e mancanza di interlocutori. Alla fine saranno almeno 200 negozi con un danno all’occupazione e alla economia enorme.
La proposta del centrodestra di praticare sconti fiscali, che sarebbero stati un sollievo immediato, è stata bocciata perché la sinistra preferisce sempre che il cittadino suddito debba presentare un mucchio di scartoffie e poi eventualmente concedergli il sussidio.
Ora si getta fumo negli occhi dei cittadini con un bando di 500.000 euro che dovrebbero finanziare chi, affacciandosi sul cantiere, cambia gli infissi. Peccato che il bando rimborsa solo il 20% del costo sostenuto, di modo che solo chi aveva comunque deciso di cambiare gli infissi deciderà forse di utilizzare il bando.
Insomma i residenti che avevano 750 alberi, mezzi pubblici, parcheggi e negozi sotto casa ora avranno solo polvere, cesate, oscurità, problemi di sicurezza. E soprattutto nessun interlocutore e nessuna informazione. Perché il Comune rimanda a Mm, che è pure direttore dei lavori per conto dell’impresa aggiudicataria, come denunciato dall’Autorità Anticorruzione.
Una idea giusta, la M4, trasformata in un incubo per i residenti da dilettanti allo sbaraglio. E con i tempi lumaca dei lavori e i ricorsi che si profilano, anche un pesante fardello per i contribenti milanesi.
Fabrizio De Pasquale, consigliere comunale di Forza Italia
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.