Predicano più verde ma tagliano alberi ogni giorno. Oggi tocca al Parco Trotter

Fabrizio c'è Milano
Milano 5 Settembre – Ai tempi della Moratti e Albertini le mobilitazioni della sinistra per salvare alberi e verde erano quotidiane. Anche Celentano e intellettuali vari firmavano appelli a profusione.
Arrivata al potere  sull’onda di paroloni come come sostenibilità, verde, ascolto e condivisione la sinistra ha fatto il contrario: le motoseghe sono entrate in azione dai navigli al parco Bellisario, da Corso Indipendenza a Viale Abruzzi e Via Foppa.Parco Trotter, alberi a rischio
L’ultimo caso è quello del Trotter ed è paradossale. Il bellissimo parco pensato come un unicum con le scuole, isola di verde  in via Padova, doveva essere uno dei luoghi simbolo della rivoluzione arancione. Sul Trotter si erano esercitati comitati di quartiere, genitori democratici, architetti impegnati, mamme antismog, tavoli ecosostenibili e tutto il meglio dell’ambientalismo milanese.
Con gli arancioni al potere era lecito attendersi un restauro e una valorizzazione e qualche dané. Invece nulla di tutto ciò: nessun investimento e anzi più degrado e meno sicurezza per chi vorrebbe frequentare il parco.
Stamattina poi a coronare questa colossale presa per i fondelli della cittadinanza sono stati abbattuti due grandi  piante: una robinia e un olmo alto più di 15 metri cui erano molto affezionati i frequentatori. trotter1La motivazione è che le 2 storiche piante non erano stabili. Ma come fanno a essere stabili, se non c’è manutenzione, se le piante non vengono potate in maniera programmata?
Curare il verde urbano non significa fare convegni e pensare a futuri astrusi regolamenti. Significa manutenere e preservare prima di tutto il verde pubblico che la storia della città ci ha tramandato.
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Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia

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