Milano 7 Settembre – Il ‘Milano Film Festival’ porta la programmazione nel distretto ex Ansaldo – 8 – 18 settembre.
Il Mudec apre la collezione permanente fino alle 22,30 durante i giorni del festival con ingresso libero.
Dall’8 al 18 settembre si svolgerà la 21esima edizione di Milano Film Festival nel distretto creativo ex Ansaldo, in zona Tortona. Le proiezioni in programma si terranno a BASE, il nuovo hub artistico e culturale, al MUDEC e nell’arena predisposta all’esterno adiacente ai magazzini del Teatro La Scala. Restano confermati, in altre zone della città, sia il MIMAT che lo Spazio Oberdan della Cineteca, punto di riferimento per chi ama il cinema. Il Mudec ospiterà la sezione “Colpe di stato” – una riflessione atipica sull’idea di confine – e la proiezione del film “Homo sapiens” di Nikolaus Geyrhalter venerdì 16 settembre alle 19, come anticipazione dei temi della mostra “Homo sapiens” che aprirà al Mudec il 30 settembre; il Museo sarà visitabile gratuitamente durante il MFF tutti i giorni, dall’8 al 18 settembre, dalle 9.30 alle 22.30.
La ricerca artistica del Milano Film Festival prosegue offrendo al pubblico il cinema emergente internazionale con 11 giorni di film e ospiti da tutto il mondo; storie, visioni, modi di raccontare; opere prime, seconde e giovani registi, che aprono prospettive su un’idea di cinema brillante. Il cuore del programma prevede il ‘concorso internazionale lungometraggi’, aperto a opere prime e seconde di registi provenienti da ogni parte del mondo, tutte in anteprima italiana. Filo conduttore delle opere scelte, la reinterpretazione dei generi cinematografici per dare anima a storie che puntino a volte allo spettacolo altre alla riflessione: dall’horror usato in chiave politica in Under the Shadow, al musical che rilegge una favola in The Lure, al coming of age screziato di documentario in Diamond Island, per fare alcuni esempi. Negli anni sono sempre più importanti i titoli che accettano il Concorso Lungometraggi per l’anteprima italiana, segno della crescita di stima del panorama internazionale verso Milano Film Festival.
Film di apertura (giovedì 8 settembre ore 21, al MUDEC) Gulîstan, Terre de roses della regista canadese Zaynê Akyol, un racconto in prima persona di un gruppo di guerrigliere del PKK che vivono sulle montagne e nei deserti del Kurdistan, donne rivoluzionarie che combattono per la libertà del proprio paese rinunciando a tutto, presentato a Visions du Réel e premiato anche a Locarno per la selezione Doc Alliance; Baden Baden della debuttante Rachel Lang, produzione belgo-francese che racconta un’estate particolare della giovane Ana, tra precariato e legami personali; Jacqueline (Argentine) del regista statunitense di origine brasiliana Bernardo Britto, film girato con i-phone che segue la sgangherata fuga di un’informatrice interpretata da Camille Rutherford, in Argentina; Radio Dreams di Babak Jalali, premiato al 45° International Film Festival Rotterdam, black comedy in cui un brillante e incompreso scrittore sogna di unire le culture di Occidente e Oriente nel rock, invitando a suonare con i Kabul Dreams, prima rock band afghana, i Metallica, che accetteranno; Under the Shadow dell’iraniano Babak Anvari, presentato come il nuovo The Badabook in anteprima mondiale al Sundance, horror ambientato nella Teheran sotto assedio del 1988, nel momento più sanguinoso della guerra Iran-Iraq, protagonista una madre e la figlia, minacciate da una forza maligna nel loro stesso appartamento; The Lure della polacca Agnieszka Smoczy?ska, musical tra l’eros e l’horror premiato dalla giuria del Sundance che rilegge la fiaba della Sirenetta in un night club stile anni ’80; Diamond Island, prima opera di fiction del regista franco-cambogiano Davy Chou, storia di una formazione ai giorni nostri a Phnom Penh; Victoria di Justine Triet, commedia interpretata da Virginie Efira e secondo lungometraggio della regista francese de La bataille de Solférino; Mimosas, opera seconda di Oliver Laxe, ambientata tra i monti dell’Atlante marocchino, in cui una carovana asseconda il desiderio di un anziano sceicco di morire ed essere sepolto vicino ai propri cari e vincitore della Semaine de la Critique a Cannes.
In programma anche il tradizionale ‘concorso internazionale cortometraggi’, riservato a registi under 40: quest’anno sono 55 cortometraggi provenienti da 30 Paesi che si possono considerare una rappresentazione, fedele o rielaborata, della realtà, specchi brevi e multiformi; tra cui solide conoscenze del festival e conferme dai Festival internazionali: Ce qui nous eloigné di Hu Wei da Venezia, Valparaiso di Carlo Sironi, premiato a Locarno, Limbo di Konstantina Kotzamani da Cannes e A man returned di Mahdi Fleifel, Orso d’Argento alla Berlinale.
La terza sezione in concorso incoraggia la sperimentazione di progetti innovativi della produzione video. Il concorso si articola in due categorie (Best Innovation on Tools e Best Innovation on Languages) a ognuna delle quali verrà assegnato un premio di 3.000 euro.
Il programma sul sito www.milanofilmfestival.it.
Segreteria organizzativa: info@milanofilmfestival.it – tel +39 02 54 019 076
Laurea Magistrale in Lettere Moderne. Master in Relazioni Pubbliche.
Diploma ISMEO (lingua e cultura araba). Giornalista. Responsabile rapporti Media relations e con Enti ed Istituzioni presso Vox Idee (agenzia comunicazione integrata) Milano.