Milano 8 Settembre – Sala ha nel DNA la grandeur, quella mania immaginifica di prefigurare un futuro per così dire da sogno..tanto promettere e sognare non costa niente, soprattutto se non si tiene conto della realtà. Perché la realtà inchioda sul banco delle possibilità o meno i voli di un’ideologia fatta di tanti vorrei, ma non si può. Per dire che è rispetto nei confronti di una Milano sofferente da tanti punti di vista, spendere i soldi dei milanesi in modo accorto e, possibilmente, non offensivo. Scrive Il Giornale “Stipendi da record per lo staff di Beppe Sala. La giunta del Comune di Milano, il 24 agosto scorso, ha deciso di pagare ben 38mila euro (di cui 5mila legati ai risultati) Valentina Morelli, responsabile del servizio Relazioni con la città e fedelissima del sindaco. Uno stipendio che, considerando il lordo, ammonta a 62460 euro. Ma non solo. Come ricorda il quotidiano Il Giorno, Mario Vanni, capo di gabinetto di Sala, prenderà 140mila euro annui, di cui 20mila come premio di risultati. Il portavoce del sindaco, Stefano Galizzi, che aveva seguito la comunicazione di Sala anche nella parentesi da commissario straordinario di Expo, percepirà 104540 euro, mentre gli spin doctor Roberto Arditti e Marco Pogliani, avranno uno stipendio da 60mila euro per 1400 ore di lavoro fino al 2018. La renziana Arabella Caporello, city manager del Comune, avrà uno stipendio di 180mila euro annui più un bonus di risultato da 30mila euro.”
Forse Sala pensava che la notizia fosse sottaciuta, considerato il periodo di ferie. Forse deve dire molti “grazie” personali agli incaricati nominati. Forse quella grandeur di uomo ricco non gli permette di “vedere” con sensibilità certe contraddizioni. Forse il partito a cui fieramente appartiene ha perso la vocazione di partito del popolo per diventare il paladino dell’alta borghesia. Forse..ma da qualsiasi punto di vista si rigiri la frittata, questi stipendi sono uno schiaffo alla povera gente.

Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano