Milano 14 Settembre – “Di cosa è capace la mente umana?” con questa domanda il regista Kasper Holten, direttore artistico della Royal Opera House di Londra, esordisce alla Scala sfidando i fantasmi de Il giro di vite (The Turn of the Screw) di Benjamin Britten. Un avvincente horror-thriller ante litteram, un’indagine negli abissi psicanalitici dell’animo umano, che il racconto di Henry James aveva spalancato nel 1898 a pochi anni dai testi di Sigmund Freud, e che Britten rimarcherà con il suo genio inquieto e penetrante.
La Prima di questa nuova produzione, mercoledì 14 settembre (repliche fino al 17 ottobre) schiera un cast musicale di assoluto prestigio: dal podio Christoph Eschenbach esalta le finezze della partitura mentre in scena si affrontano Ian Bostridge (il fantasma di Peter Quint) e Miah Persson (La Governante), due artisti noti per la grande caratura interpretativa e l’eccellenza vocale.
Per Ian Bostridge sarà l’esordio in un’opera in forma scenica alla Scala dopo i tanti successi in recital e gli allori internazionali. Con The Turn of the Screw si chiude un cerchio alla riscoperta di uno degli autori più amati del Novecento, uno dei pochi capace di sperimentare con timbri e armonie adeguando i mezzi espressivi alla complessità dell’uomo moderno, senza perdere d’occhio l’efficacia drammatica che è l’anima della musica operistica.
Biglietti da 11 a 150 euro (da 5,50 a 75 euro per la recita del 17 ottobre di ScalAperta) più prevendita.
Informazioni: www.teatroallascala.org
Laurea Magistrale in Lettere Moderne. Master in Relazioni Pubbliche.
Diploma ISMEO (lingua e cultura araba). Giornalista. Responsabile rapporti Media relations e con Enti ed Istituzioni presso Vox Idee (agenzia comunicazione integrata) Milano.