Milano 15 Settembre – Un rene proveniente da un donatore di 83 anni, che di norma sarebbe stato trapiantato con molte difficoltà, è stato “ringiovanito” dagli esperti del Policlinico di Milano con strumenti innovativi per renderlo impiantabile in un paziente di 53 anni. L’intervento, perfettamente riuscito, è avvenuto a luglio ma è stato annunciato solo ora. Con questa tecnica, sottolineano gli esperti, è possibile “recuperare organi che altrimenti non potevano essere trapiantati, e quindi se ne aumenta la disponibilità per tutti quei pazienti in lista d’attesa per un rene nuovo”.
Il paziente trapiantato si chiama Paolo, e ha una grave malattia ereditaria (lapolicistosi renale) che ha trasformato i suoi reni in un ammasso di cisti. Da due anni era costretto alla dialisi ed era in lista per un rene nuovo. A luglio si è presentata l’opportunità di un donatore, ma il problema era proprio l’età avanzata: reni di una persona con più di 75-80 anni sono considerati “marginali” e hanno possibilità ridotte di funzionare al meglio dopo il trapianto. Oggi Paolo sta bene ed è già stato dimesso: è tornato a vivere una vita normale, ma soprattutto senza dialisi.
La tecnica di “ringiovanimento” – “Dopo attente valutazioni – spiega Mariano Ferraresso, direttore dell’Unità operativa di Trapianto di rene al Policlinico di Milano – abbiamo preso la decisione di ricondizionare questi reni, utilizzando una speciale macchina per la perfusione”. La strumentazione permette di eliminare dall’organo prelevato per il trapianto tutte le scorie che si accumulano nel corso degli anni e durante la morte del donatore. In questo modo è possibile ringiovanirlo e renderlo quindi più adatto all’intervento. (Tg.com)
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