Milano 17 Settembre – Seconda aggressione nel giro di pochi giorni ai danni di agenti della polizia locale. Sabato notte alle Colonne di San Lorenzo. Mercoledì pomeriggio in via Albertinelli. Ecco la ricostruzione. Una pattuglia di ghisa ferma un motociclista in sella a una Suzuki di grossa cilindrata a due passi da piazzale Segesta. Il centauro pare fermarsi senza troppi problemi. Poi, però, quando i vigili gli chiedono i documenti, risale in moto e prova a scappare. Tentativo vano: i due agenti motociclisti, con prontezza, gli sbarrano la strada impedendone la fuga. Tutto finito? Nient’affatto. Sì, perché il centauro, ingegnere ugandese di 52 anni diventato cittadino italiano per matrimonio, si dirige verso il bauletto posteriore, lo apre e ne tira fuori uno zainetto, al cui interno c’è solo un coltellino svizzero; l’uomo tenta di usarlo per aggredire i vigili, ma viene disarmato non senza difficoltà.
A quel punto, i ghisa chiamano i colleghi in ausilio, ma l’omone di origine subsahariana non ha alcuna intenzione di calmarsi: inveisce contro i vigili, li minaccia esplicitamente e li colpisce più volte mentre lo stanno ammanettando. Ad avere la peggio i due agenti motociclisti e una vigilessa intervenuta in un secondo momento: tutti in pronto soccorso per lievi ferite ed escoriazioni e dimessi con prognosi tra 5 e 7 giorni. E l’ugandese? Non vuole proprio saperne di tranquillizzarsi: danneggia l’interno della pattuglia durante il trasporto all’Ufficio arresti (Ucaf); non contento, se la prende pure con le suppellettili degli uffici di via Custodi. Motivo della reazione: «Guidavo senza patente – avrebbe sostanzialmente riferito – e avevo paura delle conseguenze». Conseguenze che ora, giocoforza, saranno ben più pesanti. Niente di grave, per fortuna, per gli agenti coinvolti, che se la sono cavata con qualche contusione.
Più o meno come il collega preso a pugni sabato notte in zona Colonne di San Lorenzo da un gruppo di persone durante una normale attività di contrasto all’abusivismo commerciale e dimesso dal Policlinico con 5 giorni di prognosi. E il segretario del Sulpm Daniele Vincini prende spunto proprio da quest’ultimo episodio per rilanciare il suo appello: «Visto che l’amministrazione comunale e il comandante Antonio Barbato hanno subito risposto alla nostra segnalazione rafforzando il contingente alle Colonne nei weekend – premette – spero che adesso l’aggressione di via Albertinelli, non certo la prima, porti a un’ulteriore riflessione sull’utilizzo dello spray al peperoncino, dotazione che noi chiediamo da tempo». Uno spray, è bene precisarlo, che richiede un’ottima preparazione e la partecipazione a corsi specifici per imparare a utilizzarlo in sicurezza: «Siamo pronti – chiarisce Vincini –. Gli agenti di polizia locale devono essere tutelati».nicola.palma@ilgiorno.net
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