Milano 20 Settembre – Secondo i grandi quotidiani della sinistra, per come viene dipinta la Federazione Russa non sarei nemmeno dovuto rientrare vivo da Mosca. Ero là per osservare le elezioni di rinnovo della Duma e quindi, sempre secondo la solita propaganda anti Putin, sarei stato un nemico da eliminare. Invece. Invece ho trovato un clima rilassato. Era elezioni molto importanti, certo, ma c’era calma, ordine e disciplina. Non ho riscontrato brogli di alcun tipo. La partecipazione non è stata altissima, ma chi siamo noi per giudicare? Alla fine i risultati hanno premiato il buon lavoro del Partito Russia unita, che ha rivinto le elezioni aggiudicandosi la maggioranza assoluta dei seggi. Il lavoro del presidente Putin è stato premiato.
Ho potuto vedere di persona un grande popolo che sta resistendo non solo al rinnovo di ingiuste sanzioni, ma anche al peso di garantire sicurezza e libertà di culto al Medio Oriente. Un paese che rischia attentati quotidianamente, ma non rinuncia ad adempiere alla sua missione storica. Un paese che sarei felice di vedere a fianco, e non contro, l’Unione Europea. Un paese che non chiede di meglio di far entrare le merci Europee nei suoi confini. Eppure è un paese trattato da noi come un paria, un intoccabile, il cui presidente è accusato di essere antidemocratico. Quello che posso testimoniare è che lui è stato votato dal popolo. Può Renzi dire lo stesso? Ed allora, dov’è la dittatura? Qui a Mosca o giù a Roma? Io non ho dubbi, spero non ne abbiate voi.
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On. Stefano Maullu, Europarlamentare di Forza Italia
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