“Italiani di m…..” a chi? Ai buonisti che accolgono senza se e senza ma?

Milano

Milano 24 Settembre – “Italiani di merda” hanno inveito due donne georgiane contro i poliziotti che avevano “il coraggio” di far rispettare la legge e, quindi, di sgomberare la casa popolare occupata abusivamente. La notizia, pubblicata da Milanotoday è stata ripresa da molti giornali che evidenziano un malcostume diffuso e sempre più frequente. Ma gli immigrati, ormai, hanno capito benissimo la lezione: occupare abusivamente può essere una soluzione abitativa comoda e con pochi rischi. In zona San Siro, tre occupazioni in pochi giorni. Ma l’insulto gratuito, il disprezzo gridato, esprimono – questo sì – razzismo e ingratitudine.

“Italiani di merda” a chi? Spero sia rivolto a tutti quei “buonisti” che nel nome di un’accoglienza raffazzonata, ideologica e non pianificata hanno permesso l’invasione dei tanti, troppi, migranti. Senza selezionare, senza verificare, senza programmare.

“Italiani di merda” per gridare una volta per tutte, qual è il loro giudizio inconfessato, per dichiarare la loro diversità e superiorità, per chiudere ogni possibilità di dialogo e di integrazione, così care alla sinistra.

Perché i privilegi, le attenzioni sono diventati diritti. E se non bastano quelli elargiti a piene mani dallo Stato e da Milano, diventa legittimo occupare abusivamente, buttare nei cassonetti il cibo regalato e, magari, delinquere per vivere come meglio aggrada.

“Italiani di merda” non è la prima volta. E non sarà l’ultima se l’orgoglio – si fa per dire – di Milano è diventare la capitale dell’accoglienza, secondo il vangelo di Sala.

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