Qualcuno ballò sul nido del Grillo

Attualità

Milano 27 Settembre – A Palermo si canta e si balla. Come nella notte in cui Roma bruciò. Come allora chi danza e gorgheggia non è automaticamente il colpevole del rogo, ma è certamente il più interessato alle conseguenze. Non ha portato la fiamma, ma sogna la cenere. Ecco, Raggi, Di Maio e Di Battista che ballano e danzano sotto le stelle sono l’emblema di un’Italia sempre uguale a se stessa. grilloNegli anni 80 le discoteche sono state testimoni degli ultimi giorni della prima Repubblica. L’emblema del potere decadente era De Michelis, il capello impomatato, la stazza imponente, che danzava leggiadro come gli ippopotami di Fantasia. Noi ricorderemo la fine di un’epoca con l’esile Raggi che saltella felice mentre Roma affonda, Torino viene paralizzata da decreti idioti sul traffico e Di Maio si prepara alla marcia su Roma. I Cinque Stelle danzano.

“Sono plastiche le immagini della festa di Palermo del Movimento di Grillo” Commenta l’On. Europeo Stefano Maullu “mentre la nave affonda, qualcuno balla. L’Italia affonda e Di Maio, Di Battista e Raggi danzano spensierati. Siamo a metà tra il Gattopardo ed il Titanic. Questo gruppo di politici per caso, che doveva aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno, si gode il tramonto come la prima Repubblica nelle discoteche alla moda negli anni 80. Alla fine, come notava argutamente George Orwell nella Fattoria degli Animali, non si nota più la differenza tra il vecchio ed il nuovo. Tra il contadino ed i maiali”.

E così si chiude il giro di valzer. Sono felici i danzatori, anche se sono stati commissariati dall’anziano comico e ritenuti incapaci persino dal loro partito. È interessante come tutto finisca con un grande ballo. Un ultimo tango a Palermo, in questo caso

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