Lʼinfluenza arriverà prima, sarà più “potente”, e colpirà 6 milioni di italiani

Scienza e Salute

Milano 9 Ottobre – “Vaccinatevi presto”: questo è l’appello dei medici di famiglia, riuniti al resort Chia Laguna di Domus de Maria, in Sardegna, per il Congresso nazionale dellaFederazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg). L’influenza, infatti, quest’anno sarà più pesante del previsto e minaccia di mettera a letto in anticipo 6 milioni di italiani. “Quest’anno – spiega Tommasa Maio, segretario nazionale della Fimmg – è più che mai necessario vaccinarsi per tempo, soprattutto se si appartiene a una categoria a rischio: ultrasessantacinquenni, diabetici, immunodepressi, cardiopatici, malati oncologici, donne al secondo e terzo trimestre di gravidanza”.

Ma quest’anno più che mai l’invito è rivolto anche alle persone sane. Lo sbarco in anticipo del nuovo virus influenzale del ceppo A/H3 e alcune sue mutazioni ne minacciano una sua più vasta diffusione anche nella fascia di età 50-60 anni, in piena età lavorativa. Per questo, il nuovo “Calendario della vita” presentato da Fimmg, Federazione dei pediatri Fimp e Società di Igiene Siti consiglia il vaccino anche a loro, possibilmente tra ottombre e novembre. “Per le persone sane di quella fascia d’età non sarà purtroppo gratuito ma sempre meglio spendere una quindicina di euro che perdere 5-6 giorni di lavoro, tanto più se si appartiene al sempre più numeroso popolo delle partite Iva”, commenta Maio. Il vaccino è altamente consigliato anche ai bambini sani, considerando che l’influenza da 0 a 4 anni colpisce 10 volte più che tra gli anziani, 8 tra i 5 e i 14 anni.

A far prevedere un’ondata influenzale più pesante del solito sono due fattori, spiega Maio: “Il primo è il largo anticipo con il quale quest’anno, già a fine agosto, è stato isolato il virus in un bambino nato in Marocco e proveniente dalla Libia. Fatto questo che ne prefigura una più ampia diffusione, soprattutto tra le persone non ancora vaccinate”. In secondo luogo, “i virus A/Hong Kong (H3N2) e B/Brisbane, isolati dall’Istituto superiore di sanità, contengono piccole mutazioni che predispongono a una maggiore circolazione dell’influenza. Questo perché né i bambini, né le persone a rischio che solitamente si vaccinano possiedono gli anticorpi che fungono da barriera alla malattia”.

Infezioni alla vie respiratorie, con tosse e mal di gola, febbre anche alta, mal di testa e dolori alla articolazioni: questi i sintomi. Tutte cose che la passata stagione hanno fatto passare in media sei giorni a letto a chi è stato colpito all’influenza.

Secondo stime delll’Istituto superiore di sanità, ogni anno l’influenza provoca la morte di ottomila persone, soprattutto anziani, per le complicazioni, come polmonite e broncopolmonite, insorte dopo aver contratto il virus. (Tg.com)

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