Milano 11 Ottobre – Nella notte tra Domenica e Lunedì si è rotta l’ennesima tubatura. Stavolta a Bande Nere, in via Bartolomeo D’Alviano. Si è aperta una voragine. Ed è una metafora potente. Ogni giorno, ad ogni ora calpestiamo il vuoto. Il vuoto di progettualità, di buona amministrazione e di gestione della cosa pubblica. Siamo reduci da cinque anni in cui si è predicata la bellezza, la purezza e la grandezza dell’acqua pubblica mentre si lasciava andare in malora la rete idrica. Nella tipica ipocrisia rossa per cui si urla “No Expo” e poi si vota Mister Expo al ballottaggio, perché c’è sempre un nemico più a destra da colpire. Ecco, con la stessa logica si vuole l’acqua bene comune e si manda a quel paese la rete idrica, sommergendo di retorica un problema assolutamente pratico e concreto. Vuoi che l’acqua sia davvero di tutti? E riparali sti tubi una volta ogni cinque decenni. Non lo sai o non lo vuoi fare? Dalli in mano ai privati in una gestione mista.
In generale, Milano che va sott’acqua mentre Sala gira il mondo per venderla è come Renzi che programma il Ponte sullo stretto mentre da Trapani a Catania ci vogliono otto ore di treno e ce ne vogliono quasi tre per fare i settanta km tra Roma e Rieti. Non c’è contraddizione tra le grandi opere e le piccole. Sono legate entrambe da un requisito. La competenza. Per cui, se diciamo che qualcuno non sa fare il Ponte, non saprà concludere nemmeno la Salerno Reggio. È matematico. E se tanto mi dà tanto, per come è finito Expo, sarebbe meglio che Sala evitasse di toccare i tubi dell’acqua. Expo ci siamo limitati a subirlo, ma in quelle tubature passa quello che ci tiene in vita. È una bella differenza. Insomma, siamo chiari: Sala dovrebbe mettere mano alle condotte idriche, ma visti i precedenti, se decidesse di dichiararsi incompetente non gliene faremmo una colpa. È un argomento delicatissimo. Per cui ci vuole esperienza. Ci vuole competenza. Visione. Ci vuole il Centrodestra.
Quindi speriamo che la città non si allaghi troppo presto e che questa esperienza di governo cittadino finisca al più presto. Abbiamo bisogno di tornare ad un regime di normalità.
On. Stefano Maullu, Europarlamentare-Forza Italia
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