Milano 16 Ottobre – WOW Spazio Fumetto, Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata di Milano, dedica una mostra a uno dei maggiroi fumettisti italiani: Guido Crepax. Per la prima volta, sarà mostrato un lato meno noto della produzione dell’autore: 60 tavole originali disegnate per le Clinicommedie, pubblicate sul primo news magazine rivolto ai medici italiani, Tempo Medico, dal 1965 al 1994. Proprio sulle pagine di questa rivista scientifica sono nati tipi e silhouette di donna che hanno ispirato Crepax nell’ideare Valentina e tante altre sue “eroine”.
L’autore – Crepax è uno dei più amati fumettisti italiani. La particolarità e unicità dei suoi personaggi femminili hanno contribuito a renderlo un autore noto in Italia e all’estero, anche al di fuori della cerchia degli appassionati. Il suo personaggio più conosciuto è la fotografa Valentina Rosselli che, ispirata alla diva degli anni Venti e Trenta, Louise Brooks, è nata sulle pagine di Linus nel 1965 come comprimario nelle avventure del fidanzato Philip Rembrandt, e diventa presto vera protagonista della serie e personaggio universalmente noto.
Negli anni Settanta, Crepax crea numerose altre eroine (Belinda, Bianca, Anita), realizzando anche versioni a fumetti di alcuni classici della letteratura erotica, come “Histoire d’O”, “Emmanuelle”, e alcune rivisitazioni dei grandi classici della letteratura: “Dracula” (1983) e “Frankenstein” (2002), il suo ultimo fumetto.
Oltre a essere autore, Crepax è stato anche illustratore: mentre frequenta la facoltà di Architettura (a Milano, dove è nato nel 1933), esordisce nel campo realizzando copertine di dischi, poi immagini pubblicitarie e copertine di libri. La sua collaborazione più duratura è quella con TempoMedico. Sua è la copertina del numero zero (15 novembre 1958, poi modificata per il numero 1 del marzo 1959), così come quasi tutte le copertine successive fino alla seconda metà degli anni Ottanta. Nel gennaio 1965, pochi mesi prima della nascita di Valentina, Crepax inizia a illustrare la rubrica “Circuito interno”, in seguito diventata “Clinicommedie”, formata da vere e proprie tavole a fumetti dalla struttura sempre più moderna e animata dal caratteristico stile narrativo dell’autore: in ogni numero viene presentato un caso clinico sotto forma di dialogo tra un importante medico e i suoi assistenti, che sulla base dei sintomi presenti cercano di elaborare una diagnosi corretta. La rubrica è stata per trent’anni un appuntamento irrinunciabile per i lettori: Crepax illustra in tutto 360 casi, fino all’ottobre 1994.
La mostra è allestita con il contributo dell’Ordine dei Medici di Milano, con la collaborazione di Zadig e Archivio Crepax e con la sponsorizzazione tecnica di Pixartprinting.
Dopo una breve presentazione della figura di Guido Crepax, della storia della rivista Tempo Medico e del legame tra di loro, la mostra ripercorre cronologicamente la rubrica “Circuito interno” con una selezione delle più belle illustrazioni originali realizzate dall’autore, accanto ai numeri della rivista. Il percorso è scandito da pannelli che raccontano per ogni anno un’importante avvenimento del mondo della medicina. Il cuore della mostra è costituito da una selezione di 60 tavole originali per “Circuito interno”, grandi fogli di cartoncino Schoeller dove Crepax incastrava tutte le vignette e le sequenze che sarebbero poi state sparse nelle pagine della rubrica. In queste grandi vignette in bianco e nero è possibile rintracciare lo stile del disegnatore, la sensualità delle sue donne, l’attenzione alla moda, la gestualità dei personaggi, il suo inimitabile tratteggio. Ad affiancare le tavole sono esposte le riviste da cui sono tratte, per mostrare al visitatore come venivano impaginati i disegni e permettergli di leggere la storia che illustravano, sfidandolo a risolvere l’enigma medico.
Dal 9 novembre al 6 dicembre, inoltre, grazie al contributo dell’Università degli Studi di Milano, sarà allestita nella sede della Statale una mostra parallela dedicata all’altra attività che Crepax ha svolto per Tempo Medico, quella di autore delle copertine, tra cui spicca quella del numero 100, “Il medico che legge”, scelta come immagine di locandina della mostra. Saranno oltre 200 e consentiranno di seguire lo sviluppo dei maggiori temi della Sanità italiana, nonchè di offrire una carrellata sui grandi personaggi che hanno fatto la storia della medicina nel nostro paese. (Tg.com)
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