Milano 19 Ottobre – Sono sinceramente colpita dall’atteggiamento della sinistra in merito alla presenza di bambini e figli di consiglieri a Palazzo Marino – commenta Silvia Sardone, consigliere comunale di Forza Italia – Io da madre sono assolutamente convinta che una donna non debba essere costretta a rinunciare, nei primi mesi di vita di un figlio, a stare con il proprio bambino e allo stesso tempo a fare politica. Colgo l’occasione però per notare un clamoroso cambio di opinione da parte della sinistra: in consiglio di zona 2 ho portato per anni i miei bimbi a sedute di commissioni e consigli sollevando polemiche, mal di pancia e lamentele da parte della sinistra che poco sopportava l’idea di una consigliera che non voleva accantonare, per forza, il suo ruolo di madre quando faceva politica. Lo facevo anche per sollecitare, come tra l’altro ha proposto Morelli, la necessità di creare aree dedicate ai figli di consiglieri e dipendenti.
Ma il concetto di pari opportunità e conciliazione lavoro famiglia è sempre stato piuttosto ostico per la sinistra. Anche in questa consiliatura la sinistra sta perdendo ore e ore, in commissione pari opportunità, per il linguaggio di genere (“consigliere” o “consigliera”) e non su come aiutare le mamme a poter vivere i propri figli negli spazi comunali. Nelle discussioni sui temi delle pari opportunità la sinistra si spende esclusivamente su immigrati e diritti civili per coppie omossessuali.
Dovrebbe, invece di sprecare tempo in inutili polemiche o in discussioni stucchevoli, intervenire su questioni importanti come i diritti delle donne e la tutela delle famiglie
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