Milano 23 Ottobre – Ieri al Teatro Nuovo si è visto il meglio della politica del Centro Destra. Un teatro pieno grazie soprattutto all’impegno infaticabile di Mariastella Gelmini, che è riuscita in un’impresa davvero notevole. Chi fosse venuto per vedere il cadavere di Forza Italia, ha invece trovato una platea viva e vibrante. Chi fosse venuto cercando un Nazareno bis, ha trovato una posizione netta. Un No del fare. Molto diverso dal mantra di Zagrelbesky e compagni. Il tono generale degli interventi non ha riguardato una Carta da venerare come reperto museale. Ma una riforma che ha il solo scopo di rendere il paese il parco giochi personale di Renzi per i prossimi vent’anni. Come è stato ricordato, infatti, anche se dovesse perdere alla Camera, il nuovo Senato diventerebbe una sezione del PD, da cui fare guerriglia permanente. E questo nella migliore delle ipotesi. Nella peggiore avremmo un Renzi che con il 25% dei voti può riscrivere completamente la Costituzione da zero, potendosi nominare una corte Costituzionale a sua immagine e somiglianza, avere un Presidente della Repubblica eternamente ricattabile ed esercitando un controllo assoluto su polizia e magistratura. A tutto questo è stato risposto dalla Coordinatrice Regionale Lombarda, con precisione e toccando tre punti importanti:
“La stagione di Renzi non è una stagione felice, è la stagione delle slide. Gli amministratori stanno cercando di rispondere a emergenze che Renzi fa finta di non vedere” evidenzia Gelmini sottolineando che la riforma costituzionale “non serve al paese ma a Renzi e al suo governo fallimentare che ha perso le sfide vere e che, non avendo più un senso, cerca di tirarsi su il morale e darsi tono rappresentando”
“Renzi rappresenta una minoranza nel Paese” e con questa riforma costituzionale “vuole dare a una minoranza tutti i poteri”
“Non e’ vero che le imprese e il mondo produttivo votano si’, gli imprenditori sono tanti, non sono dirigenti di Confindustria e votano con la loro testa, votano no”.
È poi intervenuto il Presidente Berlusconi. Vivace, forte nelle sue posizione, calmo nei toni, ma inflessibile nella sostanza. È stato un discorso di dieci minuti che ha sancito, finalmente, la chiusura delle polemiche e dei veleni a destra.
Questo il momento più significativo, accolto da un mare di applausi:
“Tutti devono andare a votare a questo referendum e votare ‘NO’. E il ‘NO’ sara’ una nostra vittoria, una vittoria di tutti gli italiani di buon senso e di buona volonta’ che amano la liberta’ e vogliono tornare liberi”. Lo dice il Presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in conclusione del videomessaggio inviato alla manifestazione organizzata da Mariastella Gelmini a Milano dal titolo ‘Per far vincere l’Italia ripartiamo da un NO. Ripartiamo dalla forza azzurra’.
Un intervento particolarmente originale della numerosa platea (hanno parlato amministratori di ogni ordine e grado), è stato quello dell’Europarlamentare Stefano Maullu, che ha lasciato un punto di vista originale sul Referendum:
“Il nostro è un No convinto e ci rassicura il fatto che a volere il Sì sono coloro che più di tutti ci hanno fatto del male in questi anni”. A favore ci sono le agenzie di rating, la Merkel, i fautori delle sanzioni a Mosca ed i promotori delle Primavere Arabe come Obama e la sinistra Europea. Tutti quelli che hanno messo in ginocchio la nostra industria, costringendola a perdere quote di mercato e quindi a riposizionarsi. Loro stanno dalla parte del Sì. Io sto dalla parte dell’Italia.”
In sostanza una bella giornata di politica e militanza che ha mostrato all’Italia che gli azzurri ci sono e ci saranno, sempre lontani dalla retorica e dalla parte della gente.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,