Milano 24 Ottobre – Democrazia. Libertà di culto e di parola. Inviolabilità della persone e del domicilio. Diritto allo studio, al voto, all’assistenza sanitaria. Uguaglianza. Questi e altri diritti sono sanciti dai 139 articoli della Costituzione Italiana. Libertà che sono state ottenute a caro prezzo e per le quali molti giovani hanno sacrificato la propria vita. Giovani come i partigiani che combatterono nella resistenza durante la II Guerra Mondiale. Giovani come Giuseppina Tuissi, la partigiana Gianna, che a soli 19 anni decise di opporsi all’invasione tedesca. Sempre corente e ferma nei suoi valori fondamentali si dissociò anche da alcune azioni poco corrette degli appartenenti alla resistenza. Trattata come nemica dai suoi stessi compagni, finì per pagare con la vita le sue decisioni.
Riabilitata dopo 71 anni le è stata dedicata una ceramica parietale posta in via Ceriani a Milano, svelata lo scorso 15 ottobre durante la Sagra di Baggio, giunta alla sua 388^ edizione.
La cerimonia ha avuto luogo alla presenza delle autorità cittadine, tra cui il presidente del Consiglio di Zona 7, Marco Bestetti (nella foto), la banda dei vigili urbani ed i rappresentati delle guardie ecologiche, coordinati da Roberto Rognoni, direttore de Il diciotto, lo storico mensile di Baggio con 37 anni di attività.
Franco Giannantoni, studioso e storico della resistenza e dell’Italia Repubblicana ha illustrato il periodo in cui ha vissuto la partigiana Gianna e la sua storia. A seguito del suo intervento gli alunni dell’Istituto Einaudi-Pascoli di via Val D’Intelvi hanno letto alcuni articoli della costituzione e cantato l’inno di Mameli.
Perché come ha chiosato Marco Bestetti, presidente del Consiglio di Zona 7, i giovani devono portare questi valori con loro nel futuro ed esserne i custodi.
Le ceramiche parietali sono un libro a disposizione di tutti i cittadini per raccontare episodi della storia di Baggio, perché il passato non venga dimenticato e possa servire come base per costruire un futuro migliore. Ad oggi sono state installate più di 30 ceramiche. Nove percorsi con più di 50 immagini ricordano la storia dei contadini che divennero operai e il percorso di un paese di campagna che fu trasformato nella periferia di questa grande metropoli che è Milano. Attualmente sono visibili 30 racconti pari a 120 mq, distribuiti tra le vie che composero il vecchio Borgo di Baggio: piazza Stovani, via Cusago, via Quinto Romano, via Sgambati, via Gianella, via delle Forze Armate, via Ceriani, via Due Giugno e Piazza Anita Garibaldi.
E’ possibile organizzare una visita guidata del borgo chiamando il 3384451179
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Ersinija Galin
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