Milano 24 Ottobre – Cambiano gli assessori al traffico ma non cambia l’ottusità e l’odio verso le auto della sinistra milanese. In una città che è tutta un cantiere l’Assessore Granelli ha una nuova priorità: fare una pista ciclabile doppia in Corso Venezia, tra via Palestro e Via Senato. Dunque un nuovo restringimento del calibro delle carreggiate stradali di 5 metri. Una vera follia considerando che oggi, con Piazza San Babila chiusa, chiunque deve entrare e uscire in auto dal quadrilatero della moda e dalla zona di Corso Vittorio Emanuele deve utilizzare Corso Venezia.
Insomma, per far passare qualche decina di bici all’ora (si consultino i dati di utilizzo della parte nord della pista ciclabile di Corso Venezia) si fa diventare l’arteria una camera a gas di auto a passo d’uomo. Si perderanno altri posti auto per la gioia dei parcheggiatori, si renderà difficile la vita ai commercianti che dovranno convivere con un cantiere di 2 anni.
Se proprio questa giunta vuole realizzare l’ennesima ciclabile, non può almeno aspettare la fine dei lavori M4 ? Non insegna niente l’esperienza dell’ultimo mese quando altri cantieri, altre nuove zone 30 km/h uniti ai lavori M4 hanno paralizzato il traffico nella zona ovest? O forse la congestione del traffico è l’obiettivo voluto di chi ha sostituito l’odio per il capitalista con l’odio per l’automobilista. Un pregiudizio ideologico che non si ferma nemmeno se nell’auto c’è un artigiano, un manutentore, un onesto lavoratore oppure un semplice turista che semina un po di ricchezza a Milano.
Una cosa è certa: daremo battaglia per spendere i soldi della ciclabile per cose più utili.
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Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.