Francia: prove generali di guerra civile

Esteri

Milano 26 Ottobre – Anche se in Italia si fa di tutto pur di non parlarne, la Francia, grazie alle risorse clandestine volute da Hollande (e tanto care alla Boldrini) e dalla sua cosca al governo, ogni giorno fa un passo avanti verso una nuova rivoluzione che costerà uno spargimento di sangue pari, se non peggiore, a quello del 1789. Speriamo solo che i traditori del popolo francese e della République paghino a carissimo prezzo le loro scellerate scelte, dettate solo da una sottomissione alla teocrazia islamica e ad una sete patologica di potere.

Giunti all’ottavo giorno di manifestazione i poliziotti non hanno ancora ricevuto risposte dal governo, mentre Hollande si è ormai asserragliato all’interno dell’Eliseo, manifestando quel carattere tipico delle sinistre europee: la vigliaccheria.

Distante ormai dal popolo che ha sempre sfruttato per ottenerne il favore elettorale, la sinistra, a prescindere che sia francese, italiana o di chissà quale altro paese, è ormai distante dalla realtà, ed Oltralpe, si comporta come la classe aristocratica del periodo pre-rivoluzionario, isolandosi dal mondo circostante senza comprendere i reali bisogni dello stato e del popolo che essa dovrebbe rappresentare. Solo avidità e brama di potere sono le loro linfe vitali ed in Francia, così come in Italia, gli appartenenti a questa classe di “neo aristocratici” non esitano ad abbandonare il loro popolo e mandarlo al macello, pur di non rinunciare ai loro scranni.

La notte scorsa, alcune centinaia di agenti in borghese si sono riuniti a Parigi nella piazza dell’Opera per chiedere un miglioramento delle loro condizioni di lavoro alla vigilia di una manifestazione fuori dal tribunale in Francia per chiedere un incontro coi rappresentanti del governo. L’ottavo giorno di manifestazione causato dal malcontento seguito dalle aggressioni con bombe incendiarie contro le pattuglie della polizia, l’ultima avvenuta settimana scorsa contro quattro agenti di  Essonne.  La polizia chiede il miglioramento delle condizioni per l’esercizio della sua professione, la revisione delle regole di auto-difesa che oggi è estremamente rigida per gli agenti e tutta a favore dei delinquenti, l’introduzione di pene minime per i responsabili di aggressioni verso i membri delle forze di sicurezza. In pratica ristabilire quelle regole abrogate da Francois Hollande a tutela della sua manovalanza delinquenziale..

Nel frattempo, giusto per far meglio comprendere quello che sta avvenendo in Francia grazie all’aristocrazia parassitaria di sinistra, l’episodio avvenuto in un sobborgo di Parigi è emblematico: un autobus della linea RATP 302 è stato data alle fiamme, con passeggeri e autista a bordo,  in una città di Seine-Saint-Denis la notte tra venerdì e sabato da una ventina di immigrati che in precedenza hanno bloccato il mezzo con una barricata improvvisata e dopo averlo circondato lo hanno attaccato con bombe incendiarie. Una volta mandato in frantumi un finestrino, hanno lanciato due molotov nel suo interno, incuranti dei passeggeri e dell’autista che ha prontamente aperto le uscite facendo scendere le persone a bordo prima che le fiamme divorassero il mezzo.

Nessun ferito è stato segnalato, ha detto una  fonte dell’azienda dei trasporti, aggiungendo che il bus è stato completamente distrutto e che anche un veicolo vicino ha preso fuoco.

Serve aggiungere qualcosa? Forse si, solo una: svegliatevi!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.