Marco Cagnolati (F.I) denuncia bivacchi abusivi in Città Studi

Milano

Milano 4 Novembre – Mancanza di controllo, insensibilità al decoro, inefficienza, indifferenza sono le “qualità” che ogni giorno da anni la stampa deve segnalare inascoltata, purtroppo, dall’amministrazione di sinistra che governa la città. Ma il consigliere Marco Cagnolati non si stanca di notificare l’ennesimo episodio di abuso con conseguente degrado ambientale

Riferiamo la lettera indirizzata al Sindaco e alla Giunta:

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“Come noterete dalle foto allegate le aree gioco della nostra città vengono regolarmente utilizzate impropriamente. Di notte numerose persone si ritrovano lì per bere, ubriacarsi, espletare i propri bisogni corporali addirittura sulle strutture dedicate al gioco dei bambini (recentemente si sono trovate addirittura feci su alcuni scivoli).

Sono presenti persone senza fissa dimora che si posizionano all’interno delle stesse per dormire e cercare un riparo notturno.

Il problema è frequente (come potete vedere dalle foto allegate) in V.le Romagna (Leonardo da vinci) – Via Piccinni – P.le Bacone – P.zza Durante – Via Benedetto Marcello – P.zza Gobetti…

Poiché la situazione sta degenerando sempre di più, è chiaro che per i senza fissa dimora bisogna attivare un percorso tale per cui queste persone vengano accolte presso le strutture che offre il Comune di Milano e venga fornita la corretta assistenza, mentre per quanto riguarda le altre problematiche bisogna intervenire pattugliando maggiormente le aree in questione per evitare il ripetersi di questi eventi.bac2

Tutto ciò premesso e considerato vi chiedo, per quanto di competenza:

  • In considerazione del fatto che queste situazioni sono state più volte portate alla vostra attenzione, quali azioni stia compiendo l’amministrazione per limitare questi fenomeni e che queste persone vengano accompagnate attraverso un percorso che faccia in modo che una situazione come quella descritta non si ripeta più

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  • Che le aree gioco vengano monitorate maggiormente, soprattutto in orario notturno tramite pattugliamenti, telecamere, o qualsiasi strumento ritenuto opportuno in grado di evitare quanto sopra descritto”

Purtroppo non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.”

 

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