Milano 6 Novembre – Piazza Caiazzo. Un angolo tra la stazione Centrale e corso Buenos Aires, facilmente raggiungibile con filobus e metrò, negli ultimi anni è diventato uno dei luoghi favoriti per la compravendita di bici rubate. E gli scambi avvengono spesso alla luce del sole. Com’è successo ieri pomeriggio: ennesimo “affare” che sarebbe andato in porto se la Polizia locale (Squadra contrasto bici rubate, coordinata dal comandante Antonio Barbato e diretta dal vice commissario Daniele Lo Presti) non fosse intervenuta bloccando il venditore appena dopo lo scambio, mentre l’acquirente scappava pedalando sulla bicicletta. E’ scattato un inseguimento da film durante il quale il malvivente ha scaraventato la bici contro l’auto della polizia locale. Poi, una volta acciuffato, ha cercato di divincolarsi scagliando calci e pugni contro l’agente che lo ha fermato (e che per fortuna non ha riportato conseguenze).
Marocchino di 35 anni, irregolare e senza precedenti, è stato arrestato per ricettazione in flagranza e resistenza a pubblico ufficiale. Ora si trova davanti al giudice per la direttissima. Mentre il venditore, 32enne tunisino regolare, con precedenti specifici, è stato denunciato a piede libero per furto. Comincia tutto alle 16 di ieri. Durante il pattugliamento del territorio, gli agenti notano una compravendita in atto: due uomini in strada, una bicicletta. Uno indica all’altro dei particolari: la sella, le ruote, il telaio. L’altro annuisce, prende i soldi dalla tasca (15 euro) e paga. La Polizia locale interviene: un agente blocca subito il venditore. Altri due, con l’auto, seguono l’acquirente che nel frattempo scappa pedalando. Gli intimano l’alt ma lui non si ferma. Non solo: all’intersezione tra piazza Caiazzo e via Venini, il “ciclista” scaglia la bicicletta contro gli agenti sperando di riuscire a guadagnarsi la fuga a piedi. Invece l’inseguimento prosegue di corsa: verrà bloccato dopo alcune centinaia di metri, in via Doria all’angolo con via Palestrina. Scalcia, tira pugni, ma viene immobilizzato. Scattano le manette.
E la bici? Sul parafango è riportato il nome di una ciclofficina del quartiere. La Polizia locale si mette in contatto col titolare e grazie a lui riesce a rintracciare la legittima proprietaria del mezzo: una 42enne tedesca, che lavora nel quartiere e che si trovava fuori Milano al momento del furto, convinta che la sua bici fosse legata a un palo in strada, parcheggiata così come l’aveva lasciata. Al rientro avrà una bella sorpresa.Sulla pagina Facebook “Bici rubate e ritrovate – Milano“, curata dalla Polizia locale, sono state pubblicate le foto di tutte le biciclette recuperate in città. Se qualcuno dovesse riconoscere la propria può scrivere a PL.bicirubate@comune.milano.it
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