Cara Boldrini, il suo bel cervello ha bisogno di una vacanza. Magari in Umbria…per capire

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Milano 6 Novembre – Prima di commentare la frase epicotragica della Boldrini rivolta ai bambini terremotati in Umbria, è necessario contestualizzare i dati attuali del terremoto devastante in quella zona Riferisce Libero “Sono circa quattromila gli sfollati in Umbria. C’è chi ha accettato sistemazioni negli alberghi, chi dorme in macchina, mentre altri hanno un posto o attendono un posto nelle tende. Chi ci ha dormito ha cercato di chiudere tutto, per evitare l’umidità di questi giorni. Le previsioni dicono che la pioggia tornerà sulla zona di Norcia domenica. Con possibile tempo perturbato fino a mercoledì compreso. Intanto in tutta l’Umbria le scuole resteranno chiuse fino a sabato. “ A cui è doveroso aggiungere lo smarrimento, un senso profondo di precarietà, i disagi, il freddo, lo sradicamento dalla propria casa, l’angoscia dei parenti, il dolore per la perdita degli oggetti che parlano di affettività, di consuetudine, di calore umano.
Premessa la situazione – ma le parole non sanno descrivere le emozioni e l’incertezza del quotidiano – la dolce Boldrini dal cuore tenero per gli immigrati, per i clandestini, per i superstiti dei barconi, per chiunque abbia la pelle scura, ai bambini terremotati che, con spontaneità, mostravano i disegni della propria casa sventrata o il ricordo, quasi un sogno, della propria cameretta prima del terremoto, ha detto con un bel sorriso “Adesso siete in vacanza”.
Inutile evidenziare l’improprietà e il cattivo gusto di una tale affermazione. C’è solo da constatare che forse per capire fino in fondo il trauma di quei bambini, il cervello della serafica Boldrini avrebbe bisogno di una vacanza in cui sperimentare la devastante tragedia di un terremoto.

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Nene

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