Milano 7 Novembre – La mattina del 2 Novembre è scoppiata la guerra, dichiarata dai clandestini africani, con scene di violenza per le strade di uno dei quartieri più alla moda di Parigi. Tutta l’area intorno alla stazione della metropolitana di Stalingrado è stata trasformata in un campo di battaglia tra etnie di immigrati che hanno occupato quella zona di Parigi ormai da settimane.
Una battaglia combattuta a colpi d’arma bianca a cui i cittadini francesi hanno dovuto assistere inorriditi in un quartiere semicentrale della città, a quattro fermate della metro da Montmartre e da circa altrettante dal centro storico della capitale francese. Non stiamo parlando della banlieue di Saint Denise ma di un quartiere una volta tranquillo, il X arrondissement, conosciuto per essere una zona turistica che vanta una vivace vita notturna con ristoranti e bar.
I residenti preoccupati hanno rivelato come ora è diventata una zona da evitare nelle ultime settimane a seguito della creazione del campo profughi, che ha portato squallore e violenza.
Ora ci sono 3.000 migranti che si sono creati un campo di fortuna, col bene placido della gauche al governo ma trasformando la vita dei residenti in un inferno con gravi perdite economiche anche per le attività commerciali della zona.
I residenti nel quartiere un tempo popolare affermano che gli occupanti stanno diventando sempre più violenti e pericolosi, con aumento vertiginoso dei casi di aggressioni.
Faisal, un negoziante, ha dichiarato al quotidiano francese Le Figaro che i proprietari dei locali vicini al quartiere interessato dalla guerriglia delinquenziale dei clandestini, vivono nella paura, inoltre, testuali parole, “La puzza di urina, le feci e i rifiuti hanno trasformato Place Stalingrad in un luogo insalubre. Questo posto è morto, nessuno vuole più venire qui. La gente ha paura di uscire di casa a tutte le ore del giorno e della sera. I francesi sono stati gentili con loro. So che sono disperati, ma il minimo che possono fare è il rispetto della legge e cercare di integrarsi nella società francese”.
Migliaia di clandestini, per lo più provenienti dal Sudan, Libia, Afghanistan e Nigeria, hanno piantato le tende sotto la stazione della metropolitana dopo lo smantellamento della famosa giungla di Calais da dove i clandestini cercavano giornalmente di invadere la Gran Bretagna, ostacolati dal fatto che la Marina Inglese non è masochista come quella italiana e rendeva vani i loro tentativi.
La polizia ha fatto irruzione nel campo circa 30 volte nell’ultimo periodo senza esito positivo e, nonostante il presidente francese Francois Hollande abbia promesso di chiudere il campo per il bene della città, ancora nessuna reale operazione di evacuazione è stata ordinata.
Ecco, cari lettori, ciò che avviene a Parigi e che i degni allievi di Goebbels (Alfano e Boldrini) agli ordini di un cancellieruncolo filo- tedesco con fiorentino accento cercano di censurare. Anche in Italia le boldriniane risorse, con cadenza giornaliera, manifestano odio e disprezzo nei confronti della popolazione italiana che li ospita, quando gettando il cibo, che gli italiani pagano con le loro tasse per rifocillarli, poiché non di loro gradimento, quando inscenando manifestazioni bloccando il traffico per ottenere la loro paghetta giornaliera, borseggiando, aggredendo e spesso violentando e rifiutando ogni strada che li possa accompagnare ad un’eventuale integrazione.
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Gian Giacomo William Faillace
Impiegato presso una nota multinazionale americana, ha avuto varie esperienze di dirigenza sia in campo professionale che in campo politico.
Scrive per Milanopost ed altre testate, soffermandosi soprattutto su Israele, Medio Oriente, Africa sahariana e subsahariana. Giornalista Freelance scrive più per passione che per professione.