Milano 10 Novembre – Ricordate Sala con il cappello in mano chiedere fondi all’amico Renzi? Ricordate quanto fosse fiero e sicuro della protezione del compagno Renzi? Ora, riferisce il Corriere “La Commissione Bilancio ha dichiarato inammissibili 4 su 7 degli emendamenti presentati dal governo al decreto legge fiscale per estraneità del governo. Tra le proposte che non superano il vaglio di ammissibilità anche le misure relative al post Expo. Stop poi per le norme che finanziano Ryder cup, a quelle che danno contributi alla città di Lecce e a quelle per l’Ilva.” E Saloa un po’ stizzito dichiara «Spero che il presidente della Commissione Bilancio, l’onorevole Boccia, spieghi a Milano le ragioni della sua decisione. La questione rimane comunque aperta, una soluzione andrà trovata. Vediamo ora su che formula punterà il Governo». Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha commentato la dichiarazione di inammissibilità da parte della commissione Bilancio dell’emendamento presentato dal Governo al decreto legge fiscale, che conteneva le misure relative al post Expo. «Ho letto anche io che l’emendamento sui fondi Expo, presentato dal Governo – ha osservato Sala – è stato dichiarato inammissibile dalla Commissione Bilancio e non so perché». «È una notizia interessante», commenta sarcastico Riccardo De Corato, capogruppo di Fdi-An in Regione Lombardia. «Pochi giorni fa si era diffuso l’allarme sulla mancata erogazione dei fondi dal Governo alla società Expo, che rischia di portare i libri tribunale. Servono infatti 23 milioni per rifinanziare la Spa. A fronte di questo allarme, da Milano, il premier Renzi disse testualmente che non c’era “nessuno schiaffo. Anzi, alcune polemiche sono incomprensibili e strumentali”, e si era detto ottimista sull’erogazione dei fondi stessi, tanto che disse “sono abbastanza ottimista che venga risolta la questione. La vedo più come una dimenticanza, non posso vederci una strategia voluta, mi sembrerebbe talmente anomalo”. Adesso, dopo questo ennesimo pasticciaccio in salsa romana, vorrei chiedere cosa accadrà alla società Expo», incalza De Corato. «Dopo la cortina fumogena sui conti, i fallimenti delle piccole aziende e la boria di Sala, appare sempre più chiaro che il peso politico del sindaco di Milano e la sua capacità di farsi rispettare dal Governo sono entrambi ridotti al lumicino. E a pagarne le conseguenze, ancora una volta, sono i milanesi. Più che di schiaffi, qui si tratta proprio di ceffoni», conclude De Corato.
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