Milano 12 Novembre – E’ strano, sapete, sopravvivere all’Apocalisse. È innaturale. Non dovrebbe succedere. Eppure, finora, è sempre successo. È difficile da spiegare, ma di solito quando la sinistra prevede la fine del mondo, il mondo, maledetto crumiro, continua ad andare imperterrito avanti. Certo, talvolta alcune conseguenze ci mettono anni a mostrarsi, ma prevedere data e luogo è un mestiere ingrato. Prendete due esempi. La Brexit e Trump. In entrambi i casi ci doveva essere la fine del mondo. In entrambi i casi i due rispettivi Paesi sono ancora in piedi. Vi dirò di più, se l’Inghilterra affronterà dei problemi veri e reali nei prossimi mesi, a prescindere da tutto, in entrambi i casi i due mercati si sono ripresi. Ma il caso più eclatante è sicuramente quello del neoeletto presidente Americano. Un minimo di diritto pubblico Usa. Il Presidente eletto non si insedia subito. Ci mette circa due mesi e mezzo. Certo, non è senza poteri, ma di sicuro non può dettare alcuna linea politica economica. Al massimo può impedire ad Obama di fare altri sfondoni in politica estera. Quindi, esattamente, perchè le borse la mattina delle elezioni hanno perso una valanga di soldi ed il giorno dopo li hanno riguadagnati? Per una lunga serie di motivi. Il primo dei quali è che la politica di Obama ha iniettato nei mercati talmente tanto denaro che ormai i soldi si scommettono sui soldi. Ricordate il 2007? La situazione è peggiorata. C’è una crisi di iperliquidità. Questo porta la gente a scommettere, letteralmente, su qualsiasi cosa. Quindi qualcuno vende. Qualcun altro si spaventa. E partono vendite su vendite. Alcune di queste sono causate dal panico. Altre dal calcolo. Si chiamano vendite allo scoperto. Un po’ di gente vende qualcosa che non ha. Impegnandosi ad acquistare l’oggetto, o le azioni, in un secondo momento. Per esempio il giorno dopo. Chi ci casca vende azioni vere. Che si svalutano. Se io ho venduto allo scoperto un’azione che vale dieci, e la ricompro ad otto ho un guadagno netto di due. Profitto. Profitto sui gonzi che vendono in pieno panico. Questa è la storia. Una trappola per fessi. Questa trappola funziona solo grazie ad una simpatica combriccola, detta anche circo dei media.
I media sono riusciti, per un anno intero, a non spiegare cosa stava accadendo nel midwest. Hanno mentito su Trump, i suoi successi e le sue sconfitte. E sono riusciti, in ventiquattro ore di follia, a derubare milioni di persone creando un’ondata di pura isteria. Non c’è stata alcuna Apocalisse. C’è stato il crollo di un delirio di massa, l’idea che la presunta superiorità morale di Hillary Clinton avrebbe cambiato la vita a qualcuno così tanto da vincere su tutto. Quando il sogno è andato in pezzi qualcuno ha venduto tutto aspettandosi una apocalisse zombie. Non è successo nulla di tutto questo. L’unico disastro arrecato alla democrazia è la perdita, temo irrimediabile, di fiducia nella stampa. Se avessi perso dei soldi fidandomi di questa gente non li ascolterei mai più.- E voi?
Luca Rampazzo
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,