Milano 15 Novembre – Un centro iconico in una location iconica: così Stephen Wood, Development Director Westfield, ha definito il centro commerciale che aprirà entro il 2019 nell’hinterland a est di Milano, presso Segrate, con un investimento di 1,4 miliardi di euro.
Un passo importante per Westfield, leader mondiale nello sviluppo e gestione di centri commerciali che per questo grandioso progetto (che occuperà una superficie di circa 60 ettari alle porte di Milano, non lontano dall’aeroporto di Linate) si avvarrà della joint venture con Percassi, attraverso Stilo Immobiliare Finanziaria. È il primo Westfield che aprirà in un Paese non anglosassone. L’ambizione è di diventare la maggiore destinazione per lo shopping e il tempo libero del Belpaese.
Sono infatti previsti 235mila metri quadri di superficie commerciale e per il tempo libero, oltre 300 negozi nella prima fase, un villaggio del lusso con 50 marchi, un cinema con 16 schermi, oltre 50 ristoranti, un parcheggio per 10mila macchine ma anche le dotazioni tecnologiche e i servizi più innovativi. Tra le new entry sul mercato italiano ci sarà Galeries Lafayette.
«Sarà fondamentale per noi cogliere la cultura del Paese dove andiamo a costruire. La scelta è caduta su Milano perché è una location centrale in Europa, è ben servita da due aeroporti e dalla metro, ha un bacino d’utenza di 6,3 milioni di persone con un potenziale di spesa di 5,4 miliardi di euro. Parliamo di una delle tre regioni più ricche del Vecchio Continente. Inoltre, Milano è la patria delle “4 F”: Fashion, Food, Furniture e Family, che hanno determinato il successo di Westfield”.
Il luogo ideale per far sorgere un centro commerciale di qualità “che diventerà il primo, e l’unico, centro sovraregionale di Milano”.
Il progetto porterà 44mila posti di lavoro, 27mila per la fase di costruzione e 17mila nel commercio, e 250 milioni di euro l’anno in stipendi, 60 milioni di entrate per l’erario e 250 milioni di entrate IVA.
Non solo: come altrove, l’ambizione è quella di creare un vero e proprio centro con un design iconico, ma strettamente legato allo spirito e alla tradizione del posto, diventando non solo luogo di attrazione nell’area, ma contribuendo sostanzialmente al suo rinnovamento. “È quello che è successo a Londra Shepherd’s Bush ad esempio” dice Wood.
L’offerta di ristorazione insieme alla shopping experience rinnovata è primaria : “se la cucina italiana sarà al centro, offriremo anche un panorama internazionale”.
Sul fronte del tempo libero l’ambizione è di creare una comunità, un luogo dove, grazie ad eventi sia temporanei sia permanenti, la gente si incontri regolarmente grazie a un calendario di eventi che dia sempre un motivo per esserci: dal cinema alle piscine, dalle aree dedicate ai più piccoli alla musica
L’obiettivo, senz’altro ambizioso, è di portare oltre 25 milioni di visitatori l’anno, “come Expo”.
L’ultima creazione di Westfield ha debuttato ad agosto 2016 nel World Trade Center a New York.
Westfield ha 35 centri commerciali in Uk e USA. Nel 2014 la compagnia australiana si è divisa in due società indipendenti: Scentre Group, che possiede e gestisce le operazioni dei centri in Australia e Nuova Zelanda, e Westfield Corporation, che possiede e gestisce le operazioni dei centri in UK, Europa e Stati Uniti. In fase di sviluppo ci sono al momento Westfield World Trade Center (New York), Century City (Los Angeles), UTC (San Diego), Westfield London (UK) e Valley Fair (San Jose), mentre le prossime aperture oltre a Milano riguardano Londra Croydon e Los Angeles Topanga. (instoremag)
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845