Milano 15 Novembre – Alzi la mano chi ha capito cosa volesse dire Sala sui militari a Milano. Io mi sono arreso. La prima dichiarazione è stata: vista la violenza in via Padova, da Loreto in giù chiederemo i militari disimpegnati dal Giubileo. Inoltre alcune comunità Sudamericane hanno livelli di violenza inaccettabili. Ah. Sembrava di sentire Trump. Poi arriva una prima correzione. Mica solo per via Padova, i militari ci vogliono per tutte le periferie. Ah. Sembrava quasi di sentire una persona di buon senso. Poi quando cala la fredda notte di fine Autunno arriva la terza versione. Ma che avete capito? Non fatevi strane idee. Ho solo detto che, se avanzano dei soldati dopo la chiusura del Giubileo, li potreste mandare a Milano. Non vuol mica dire avere soldati in mezzo alla strada. Macché. I soldati pattugliano le vie quando vince la destra, quando comandiamo noi coadiuvano un po’, un po’ soltanto i vigili urbani a mantenere un po’ di ordine pubblico. Sa, questa è gente vivace signora mia. Ma non è affatto come sotto la Moratti. Noi siamo per l’integrazione. Siamo per “Via Padova è il meglio di Milano”. Siamo per Nolo, a Nord di Loreto, il quartiere degli artisti. Sopratutto di quelli col coltello. Tipo quelli che hanno ammazzato quel signore l’altra sera. I Michelangelo della lama a scatto. I Raffaello del coltello da rissa. I Da Vinci dell’arma bianca. Ecco, noi siamo questa gente qua. Noi siamo molto meglio. Salvini commenta immediatamente dicendo che sono ridicoli. La Beccalossi, altra scuola ed altra cultura, umana, politica e professionale gioisce perché, dopotutto, ha visto fiorire la verità sulle labbra del suo avversario. Come insegnava Almirante. Appunto, altra scuola, altra umanità. Io, però, credo che l’elemento conduttore sia un altro, contenuto in una parte di dichiarazione poco citata di Sala.
Il punto, dice il Sindaco, è che la visione, anche a sinistra, della sicurezza deve evolvere e cambiare. Eh. Non è una posizione stupida. È realismo politico, una cosa che noi ogni tanto ci perdiamo per strada. Certo, fosse per Sala, che è di formazione e cultura una cosa del tutto aliena da Pisapia, Strade Sicure sarebbe stato ripristinato dopo sei secondi netti dall’insediamento. Ma in giunta ha gente come Majorino, quindi deve giocarsela bene. Questo lo porta a contorsionismi politici effettivamente ridicoli. Ma la sostanza è sempre quella. Con dieci anni di ritardo, con due lustri costantemente persi alla caccia di costosissime e rarissime farfalle, mentre il paese cade a pezzi, la sinistra arriva a capire che sta commettendo sciocchezze. Gravi sciocchezze. Gravissime. Che talvolta costano vite. Qualcuno sa rimediare. La maggior parte si rifiuta. Però, a destra, ci danno una lezione importante. Nessuno può evitare di commettere errori. L’importante è come si affronta il problema. Se i militari torneranno in via Padova, Sala avrà fatto bene. E se noi decidessimo di non rendergliene merito, andando avanti con l’azione politica lungo altre strade ,saremmo degli stupidi.
Luca Rampazzo
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,