Milano 17 Novembre – Sembra che addosso, sul corpo, avesse del liquido infiammabile. E le ferite che ha riportato, gravissime, sono “da fiammata”. Resta da capire con certezza, però, cosa abbia originato quelle fiamme: se la mano e la volontà di qualcuno o un tragico incidente.
Dramma nella notte tra martedì e mercoledì in piazza Tirana, teatro di un incendio avvenuto in una baracca nei pressi dei binari di San Cristoforo.
Nel rogo è rimasta gravemente ferita una ragazza di diciotto anni, di origini romene, che ha riportato ustioni di terzo grado a una mano, a un piede e al volto. La giovane, soccorsa da un’ambulanza e da un’auto medica – allertate alle 00.57 – è stata medicata e trasportata al Niguarda, dove ora è in prognosi riservata.
Proprio secondo quanto accertato dai soccorritori del 118, la diciottenne aveva sul corpo del liquido infiammabile: una circostanza che, sommata alle ferite tipiche “da fiamma”, farebbe pensare ad una presunta aggressione.
Più caute, invece, al momento, le ricostruzioni dei carabinieri, anche loro intervenuti in piazza Tirana. Secondo i militari, la diciottenne – che si trovava nella baracca insieme al marito e al cognato – sarebbe rimasta ferita in un incendio causato da un braciere lasciato acceso per riscaldarsi durante la notte. Gli stessi militari hanno ascoltato la vittima, che ha escluso ogni violenza o aggressione.
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