Milano 20 Novembre – In occasione dei suoi primi mille giorni da presidente del Consiglio, abbiamo pensato bene di dedicare a Renzi una canzone. Non un testo di amore, ma al contrario un brano per lasciarsi definitivamente dopo il fallimento della sua esperienza di governo. Tutte le promesse fatte, come quelle di un amante fedifrago, sono state tradite. E allora meglio scaricarlo il 4 dicembre, dicendogli addio davanti a quella forma di altare che si chiama urna elettorale: non un Sì ma un No per sempre. Quale migliore sottofondo per troncare la relazione (o, se Matteo preferisce, per rottamarla) di Mille giorni di te e di me di Baglioni? Ecco il testo aggiornato, nella versione Mille giorni di Noi e Matteo.
Io mi affidai a te e poi ti ho creduto
a tutto e tutti ho detto di farti votare
ma adesso che tu seriamente rischi il posto
libero finalmente, non saprai più che fare.
Se non tagliasti le tasse fu tua colpa
hai fatto male all’Italia per non farlo alla tua Boschi
puntasti i piedi sulla sua riforma e noi così
andammo al voto a dire: ora dimettetevi!
Chi ci sarà dopo di te
si prenderà il tuo scranno
chissà forse Delrio
o Renzi, che volevi cambiare il mondo
potevi vincer sai
contro un miliardo di bersani.
Ma un governo va a puttane,
ci va anche il Paese mio…
Ti sfiduciammo un po’ come ci invaghimmo
senza far niente e niente poi c’era da fare
da te e Piercarlo lentamente noi fuggimmo
per non vedervi là ancora governare.
Inguaiasti l’Italia prima che l’Europa ci finisse,
perché quel debito pubblico non avesse fine,
volevi favorire la ripresa ma appena ti riuscì
di dar mance a tutti, e noi fessi lì a crederti.
Chi ti sosterrà dopo la Merkel
applaudirà la Madia
e quel pasticcio di riforme che tu
hai lasciato nei tuoi fogli
“Via la Burocrazia” così
in un modo che fa proprio pena,
non come uno che ha dritta la schiena.
Parlando a chi
spiegheremo quello che
dovevi fare in qualche mese
senza capire mai se c’è
se c’è stata per davvero
quella riforma della giustizia che non c’è.
Mille giorni di Noi e Matteo.
Ti presento
il vecchio Paese mio
L’amore che ho per lui
è per sempre e perciò a maggior ragione
in questo addio
io non mi fregherò di te.
Ora mille giorni senza Matteeeeo.
Gianluca Veneziani (L’Intraprendente)
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