Milano 23 Novembre – Il problema in cima alle preoccupazioni delle famiglie è la criminalità (38,9%), seguita a breve distanza dallo smog (38%), dal traffico (37,9%) e dalla difficoltà di parcheggio (37,2%). Lo rende noto l’Istat. Tra i disagi segnalati anche la sporcizia nelle strade (33%), un dato in aumento rispetto al 2015 quando era al 31,6%, la difficoltà di collegamento con i mezzi pubblici (32,9%) e la presenza di rumore (31,5%).
Rispetto all’anno scorso, sono in aumento le segnalazioni di problemi come la sporcizia nelle strade (nel 2015 a segnalarlo era il 31,6%) e le difficoltà di collegamento con i mezzi pubblici (era il 30,5%), indicato come molto presente da una quota crescente di famiglie. Rispetto al 2015, anno in cui si è registrato un picco (41,1%), scende la quota delle famiglie che dichiarano presenza di rischio di criminalità, un problema segnalato soprattutto al Centro.
Al Nord le famiglie indicano soprattutto il problema dell’inquinamento dell’aria (42%), seguito dalla criminalità. Nelle regioni del Centro, oltre alla presenza di delinquenza, i disagi più sentiti sono il traffico (42,6%) e le difficoltà di parcheggio (40,8%). Traffico e parcheggio sono segnalati anche dalle famiglie del Mezzogiorno (rispettivamente 37,9% e 38,7%), dove ha un peso determinante anche la difficoltà di collegamento con i mezzi pubblici (37,6%).
Italiani diffidenti – Scarso il livello di fiducia negli altri secondo l’Istituto di statistica, con otto italiani su dieci piuttosto diffidenti. Il 78,1% delle persone pensa infatti che “bisogna stare molto attenti”, mentre il 19,7% è orientato a un atteggiamento di fiducia, un livello sostanzialmente stabile negli ultimi due anni ma con profonde differenze territoriali.
Nel Mezzogiorno solo il 16,5% della popolazione crede che gran parte della gente sia degna di fiducia, mentre la quota tocca il 21,7% al Nord e il 20,8% al Centro. Le donne sono più diffidenti, con il 79,4% che ha un atteggiamento di cautela rispetto al 76,7% degli uomini. La diffidenza è maggiore, inoltre, tra gli anziani di 75 anni e oltre (supera l’80%) e tra i 25-34enni (77,8%).
Alla domanda di valutare le probabilità che possa essere restituito un portafoglio smarrito se a ritrovarlo è un vicino di casa, un membro delle forze dell’ordine o un perfetto sconosciuto, chi risponde accordano il maggior grado di fiducia agli esponenti delle forze dell’ordine (82,4%), seguiti dai vicini (69,8%). Soltanto il 12,1% si fida degli estranei. Rispetto al 2015, aumenta la fiducia verso l’onestà delle forze dell’ordine (da 81,2% a 82,4%) e migliora anche quella verso lo sconosciuto (da 11,1% a 12,1%). Resta stabile il giudizio sui vicini. (Tg.com)
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