Milano 28 Novembre – Tre milioni per una Ferrari. Il colpo è dell’australiano Mr Fox, che ieri si è aggiudicato per 3 milioni e 50 mila euro la regina della collezione di Compiano, una Ferrari 275 Gtb/6C di alluminio, classe ’66, mentre non è riuscito a concludere l’affare Aurelio de Laurentis, che si è fermato a 500 mila su una 365 Gtc venduta a più di 600. Alla Fiera di Rho ecco un’asta che passerà alla storia, un antro di Aladino dove Rm Sotheby’s deve smaltire il tesoro sequestrato al trevigiano Luigi Compiano, protagonista del crac della North East Service. La «collezione fatale», come l’aveva soprannominata la finanza, è il frutto dello shopping compulsivo di un imprenditore che per trent’anni ha accumulato di tutto, oltre 400 auto e centinaia di bici, barche e moto. Un’asta giudiziaria che ha dato a chiunque l’illusione di poter comprare un sogno a pochi soldi. E così accanto ai grandi commercianti e collezionisti stranieri, sono arrivati appassionati con la speranza di portare a casa una Bianchi a 500 euro o un Maggiolino cabrio del 1974 a 4.000 euro, come da prezzo di stima da catalogo, piuttosto che una Mercedes Benz 300 E sedan del 1988 a 3.000 euro. Invece la Bianchi è stata battuta a 2.800 euro, il Beetle a 11.500 e la Mercedes a 75.000 euro.Si stenta a credere ai propri occhi entrando nel padiglione 24 della Fiera di Milano AutoClassica. Quasi 20.000 metri quadrati riempiti di supercar ma anche topolino, dalle bici di inizio secolo alle moderne mountain bike, agli off-shore dei campionati del mondo. In una sala gremita di compratori — 2.500 gli iscritti all’asta, di cui 1.300 arrivati in città e i restanti in collegamento telefonico e online — le offerte si sono susseguite per due giorni, con prezzi lievitati oltre le aspettative. E chi credeva di fare affari è rimasto deluso. Dall’Alfetta Gtv,prezzo di stima circa 4.000 euro e battuta a 30 mila, alle Porsche 911 S 2.0 salite da 5.000 euro a 65.000. «Sembra l’asta di Montecarlo del 1988 — dice il collezionista milanese Giorgio Schon — dove i prezzi avevano raggiunto l’apice nella bolla speculativa ante 1990». «Auto vendute al triplo del loro valore», conferma il collezionista di Carpi Pier Angelo Masselli. «Mai avremmo pensato che una Bugatti Eb 110, una Lancia-Ferrari LC2 del 1991 o una Ferrari 599 avrebbero raggiunto cifre così alte», continua Masselli. Le hanno vendute a 550,760 e 480 mila euro (Corriere cronaca)
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