Milano 2 Dicembre – Entravo in punta di piedi perché l’atmosfera era speciale, con un sapore di antica nobiltà, quasi che sedersi ad un tavolino fosse un privilegio, quasi che i profumi sapessero inebriarti. Nel lontano 1962 ero matricola alla Cattolica e la Pasticceria Cucchi diventò la meta obbligata di una lunga passeggiata quotidiana alla scoperta di Milano. Si respirava Milano, la sua tradizione, i suoi sapori, con il garbo di un’eleganza nei gesti e nel sorriso. E a dire il vero provavo un certo imbarazzo, ma la bontà dei dolci, quel piacere di scegliere e gustare vincevano l’innata ritrosia. La lettura attraversava ad ogni ora quell’atmosfera rarefatta di una Vecchia Milano che cercavo di capire, ma che era lontanissima dalla mia città di provincia. E immaginavo i pensieri, le intenzioni…quasi fosse un luogo sacro. La Pasticceria Cucchi compie 80 anni e la tradizione dolciaria meneghina che rappresenta è oggi sempre vitale.
Scrive Jessica Bordoni su Il Giornale “Tutto comincia 80 anni fa, nel 1936, quando Luigi Cucchi e sua moglie Vittorina decidono di aprire un «caffè concerto» con servizio di cucina offrendo anche serate di musica dal vivo fino a tarda notte. Nel ’43 l’edificio è raso al suolo dai bombardamenti e quando viene ricostruito, due anni dopo, il locale assume la sua identità definitiva di pasticceria. Gli arredi sono completamente rinnovati e Cucchi diventa ben presto uno dei punti di ritrovo più apprezzati da letterati, attori, ma anche professori e rettori universitari che gravitano in città. Dal poeta dell’ermetismo Giuseppe Ungaretti al regista Gabriele Salvatores, sono in molti gli intellettuali che rimangono affascinati dalle eleganti atmosfere d’antan della Pasticceria e dalle sue golose creazioni, sempre preparate a regola d’arte. Oggi come ieri, il grande pubblico trova qui la «Dolce Vita meneghina» nella sua forma più genuina e sfiziosa.
E, soprattutto nella stagione mite, i suoi tavolini sono da sempre una tappa cult per la lettura dei giornali domenicali. Tra le eccellenze che hanno fatto la storia del locale c’è ovviamente «Sua maestà El Panetton», prodotto tutto l’anno con lievito madre secondo un’antica ricetta tramandata di generazione in generazione e rigorosamente senza conservanti. La lenta lievitazione naturale di 72 ore conferisce al dolce natalizio per antonomasia profumi e fragranze uniche e negli anni l’estro della famiglia Cucchi ha concepito numerose versioni inedite, fino a proporre l’accompagnamento ai salumi o il panettone tiepido in coppia con il gelato.
Nel 2002 la Pasticceria è stata insignita del titolo di «Locale Storico d’Italia», mentre dal 2013 è «Attività Storica della Regione Lombardia» e dal 2015 «Bottega Storica» cittadina. Tanti riconoscimenti, che confermano il ruolo di affresco della Vecchia Milano, che ha saputo attraversare i decenni senza perdere il suo stile e la sua autenticità, preziosa testimone dell’evoluzione socio- culturale del capoluogo lombardo… Per questo compleanno speciale nelle sale da tè di Corso Genova è stata allestita una mostra fotografica con immagini inedite che ripercorrono le tappe più importanti della storia della Pasticceria sullo sfondo della Milano che fu; ma che ancora rivive nelle livree dei camerieri gentili disegnati sullo sfondo delle bottiglie di Campari e China Martini.”
Nene
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano