I commercianti dicono “No alla pedonalizzazione di via Vigevano”

Milano

Milano 4 Dicembre –  “No alla pedonalizzazione di via Vigevano: in piena sintonia con quanto espresso da Confcommercio Milano ed Epam (l’Associazione dei pubblici esercizi)”: è la presa di posizione dell’Associazione commercianti Via Vigevano -La Darsena-Distretto Navigli. “In due giorni – spiega il presidente Roberto Galli – sono state raccolte le opinioni di tutte le attività e dei rappresentanti di Associazioni di residenti di via Vigevano e via Corsico relativamente alla proposta di pedonalizzazione di via Vigevano recentemente avanzata dal vicepresidente di Confesercenti Ferruccio Patti”.

Dall’indagine è emerso che su 71 attività contattate62 hanno espresso parere contrario all’ipotesi di pedonalizzazione. Sette non è stato possibile raggiungerle, mentre in un solo caso è stato espresso favore all’ipotesi di pedonalizzazione; un’attività si è astenuta. “Totalmente contrari a qualsiasi ipotesi di area pedonale in via Vigevano -spiega Galli – sono anche i Residenti della strada. Abbiamo infatti contattato l’Associazione di abitanti ‘Salviamo Via Vigevano‘ che ha espresso il proprio assoluto parere negativo. Da un articolo siamo venuti a conoscenza di una proposta di pedonalizzazione. Abbiamo potuto verificare (dopo averlo chiesto, ad una ad una, a tutte le attività) che nessuno dei punti vendita da noi interpellati era a conoscenza dell’esistenza del progetto, così come del fatto che Confesercenti ci avesse mai chiesto un parere o proposto di rappresentarci sul tema della pedonalizzazione”.

“Così come nessuno – prosegue Galli – sapeva dell’esistenza di un tavolo di studio che avrebbe coinvolto l’Associazione Naviglio Grande, l’Associazione Negozi Amici dell’Aria e Ciclobby sul tema della pedonalizzazione della nostra via. Insomma, per farla breve, siamo stati esclusi completamente dal dibattito sia come singole attività della via interessata sia come Associazione via Vigevano La Darsena”. “Abbiamo raccolto le opinioni di tutti – sottolinea Galli – nessuno si sente rappresentato da Ferruccio Patti e non ci riconosciamo nelle sue idee di pedonalizzazione. Tutti pensiamo sia meglio che la strada non subisca cambiamenti drastici. Alcuni di noi hanno, inoltre, fatto notare che impedire alle mamme e ai papà di portare in auto i bambini fin di fronte al portone della Scuola al numero 19 di via Vigevano, avrebbe creato forti disagi ad almeno 150 famiglie delle 350 che hanno figli iscritti in quest’Istituto (in caso di impossibilità dei genitori di poterli accompagnare a piedi, non si può pensare di lasciar camminare da soli bambini da 6 a 10 anni dalla Darsena o da Porta Genova fino alla scuola alle 8 del mattino, così come nel pomeriggio per il ritorno a casa)”.

“La viabilità dell’area Navigli e la sostenibilità del traffico nella zona sono già critiche – valuta con preoccupazione Roberto Galli – Interrompere i flussi di auto e mezzi in via Vigevano significherebbe ingolfare piazza XXIV Maggio e Porta Genova in maniera folle. I cantieri della nuova linea della M4 stanno già causando enormi disagi in zone vicinissime a noi. In caso di chiusura della via Vigevano, tutta l’area dove noi abbiamo le nostre attività e dove già faticosamente lavoriamo, diventerebbe zona ‘off limits’ e tutti eviterebbero di venirci. Ricordate i disagi subiti da tutta Milano per i lavori di ristrutturazione della piazza XXIV Maggio e della Darsena? Le attività e i residenti sono stati penalizzati dai lavori in zona per mesi e mesi e ricordano con angoscia come tutti stavano alla larga dalla zona Navigli. I commercianti e i residenti inorridiscono all’idea di avere lo stesso tipo di lavori di fronte alla propria vetrina o al portone di casa per almeno un anno”. “Noi commercianti e residenti della via Vigevano – conclude Galli – avvisiamo la Giunta Comunale di essere categoricamente contrari alla pedonalizzazione. Contrasteremo con tutte le nostre forze quest’idea mobilitandoci, raccogliendo – se necessario – ulteriori firme e chiedendo sempre e comunque di essere direttamente ascoltati prima di avanzare qualsiasi ipotesi di cambiamento della viabilità della zona”. (Il Giorno)

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