Milano 6 Dicembre – Lui e lei disabili, passano la notte all’addiaccio sulla pista ciclopedonale. Solo domenica mattina, poco dopo le 7, una pattuglia della polizia locale di Pieve che stava perlustrando la zona di Tolcinasco li ha notati e tratti in salvo. Una storia incredibile che ha avuto inizio sabato nel primo pomeriggio quando i due coniugi disabili, Anna e Marco (nomi di fantasia), entrambi 41enni di Opera, decidono di andare al pronto soccorso dell’ospedale Humanitas perché lei non si sente bene.
Dopo le visite e gli accertamenti del caso, la coppia viene dimessa. Sono passate da alcuni minuti le 23. I due pensano di tornare a casa così come sono arrivati, con i mezzi pubblici. Ma, dopo aver atteso invano alla fermata dell’autobus, si rendono conto che non ci sono più corse e allora decidono di «fare da soli». Il tratto di strada da coprire è di circa sei chilometri, per chi cammina senza problemi ci vuole un’oretta ma Anna si muove su una sedia a rotelle automatica. A Fizzonasco imboccano la pista ciclopedonale che costeggia il Golf Club e l’area verde di Tolcinasco. Ed è proprio qui, a notte fonda, che hanno i primi problemi. La batteria della sedia automatica si scarica. Non solo, il telefonino non ha credito: impossibile chiedere aiuto anche perché intorno non passa più nessuno.
Fa freddo, è buio e piove: un incubo. Marco tenta per alcune centinaia di metri di spingere la sedia che però pesa molto, essendo dotata di motore. Poco dopo, stremato, si arrende. Ai due non resta che abbracciarsi e sperare che la notte passi in fretta. Le ore corrono lentamente ma per fortuna, a differenza delle notti precedenti, la temperatura non scende sotto zero. Bagnati e infreddoliti vedono sorgere le prime luci dell’alba e poco dopo spuntare in lontananza due luci: sono i fari di un’auto della polizia locale con a bordo due agenti che diventeranno i loro eroi mettendo fine all’incubo. I vigili a quel punto lanciano l’allarme alla protezione civile e al 118. Nel frattempo proteggono Anna e Marco con delle coperte e li fanno salire in auto. Fortunatamente le condizioni fisiche dei due malcapitati sono tutto sommato buone, non c’è bisogno di ricovero. La coppia viene accompagnata a casa. La protezione civile, intanto, recupera la sedia a rotelle a motore e dopo averla caricata su un furgone la riconsegna al loro domicilio. «Sono stati fortunati – commenta il sindaco Paolo Festa -,la polizia locale prima di percorre la viabilità ordinaria controlla i percorsi ciclopedonali a tutela di pedoni e ciclisti». Una storia assurda che lascia aperto un interrogativo: possibile che nessuno abbia visto Anna e Marco in difficoltà sotto la pioggia? (Il Giorno)
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