Renzi sconfitto dal suo non governo. Fra tanti vincitori presunti vince l’affluenza

Attualità Fabrizio c'è
Milano 6 Dicembre – Renzi ha preso una legnata dal popolo, che tale è perdere 60 a 40. Ha voluto portare avanti una riformetta che non era condivisa nemmeno nel suo partito. L’approvazione di una riforma costituzionale a maggioranza porta a Referendum e il voto del Referendum è stato netto.
Nonostante i quesiti referendari promettessero cambiamenti oggettivamente non realizzabili, nonostante la sua poderosa macchina di propaganda, che è costata agli italiani più di quanto avrebbero fatto risparmiare le sue piccole riforme. Nonostante Obama, Merkel e gli attori impegnati, anzi forse proprio per quello.
Era un voto su una riforma costituzionale. Renzi ha voluto trasformarlo in un plebiscito che legittimasse se stesso, ma così è esploso il malcontento verso un Governo che in mille giorni ha prodotto tante slide ma zero fatti su crescita, lavoro, sicurezza e immigrazione.
Ora gioca a fare lo statista, facendo un accorato discorso ma sta solo pensando alle prossime elezioni. Vuole arrivarci ancora in sella al suo partito e capitalizzando il 40% ottenuto. Che poi non è nemmeno tutto suo, visto che molto e stato ottenuto terrorizzando elettori moderati e ceti abbienti col giochetto del ” se perdo io arriva Grillo”  e con la paura del crollo dei mercati.
Dimettendosi per un referendum, ha solo dimostrato di essere un irresponsabile che non non esita a far perdere credibilità internazionale all’Italia pur di preservare la propria carriera
Molti si chiedono cosa potrà fare chi rappresenta quel 60 % diviso su tutto. Ma il Referendum era su una riforma istituzionale, non per eleggere un nuovo governo. Dunque ci sta che fossero insieme per il No da D’Alema a Salvini, peraltro con le stesse contraddizioni che ci possono essere tra un Verdini e un Pisapia, invece per il Si.
Dunque non ha vinto né Grillo, né Salvini, né D’Alema, né Berlusconi. Ha vinto l’idea che con il voto si può manifestare dissenso verso chi governa, o meglio verso chi detiene tutto il potere. L’alta affluenza è veramente un bel segnale di maturità del popolo italiano. Il vero vincitore sono dunque gli italiani che sono tornati a votare e hanno creduto in un uno strumento democratico mentre venivano bombardati di messaggi  “anticasta”  e antipolitica.
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Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia

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