A Milano la paura, infondata, dei mercati fa vincere il Si

Fabrizio c'è Milano
Milano 7 Dicembre – Se il No ha vinto nettamente in Italia, non è andata così a Milano dove il risultato è stato di poco a favore del Si,  con il 51,13% contro il 48, 87% a favore del NO.
Scavando nei dati si nota che il Si ha stravinto in Municipio 1 centro storico con il 65% dei voti e ha vinto bene nel municipio 3 col 53%. Poi si è aggiudicato di misura i quartieri 4, 6 e 7  mentre il No ha vinto di misura nei Municipi 2, 5, 8 e 9.
Quali sono i motivi di questo voto comunque diverso rispetto al resto d’Italia e alla stessa Lombardia?
A Milano è risultato efficace spaventare gli elettori sul fronte economico. Nella nostra città tutta la comunità finanziaria e quindi tutti i risparmiatori grandi e piccoli erano convinti che una vittoria del No avrebbe provocato sfracelli allo spread, alla borsa e alle banche italiane, con un inevitabile danno ai patrimoni. A Milano i conti in banca e la ricchezza privata ci sono e pesano. Non è un caso il risultato del centro storico (65 a 35) con una affluenza molto alta.
Questo timore ha spostato molti voti anche di centrodestra sul Si. Esattamente come alle europee del 2014, quando la paura del successo di Grillo portò molti ad appoggiare Renzi.
L’andamento dei mercati di questi giorni ha dimostrato quanto fosse propaganda anche questo terrorismo economico.
Però è un dato da ricordarsi. Milano ha paura dei salti nel buio, Milano ha paura dei danni alla ricchezza che potrebbero derivare da un’eventuale vittoria dei 5 stelle.
Quindi se il centrodestra si presenta unito e appare competitivo, come alle ultime comunali, i voti dei ceti più abbienti li può conquistare. Se però c’è la paura di un successo grillino, allora la paura per il portafoglio porta a votare anche governi nullafacenti.
Ricordiamocene per il futuro e alle prossime politiche.
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Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia

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