Milano 10 Dicembre – Famiglie radical chic con doppi o tripli servizi il bando di Majorino è per voi. Accorrete in soccorso di un assessore geniale che sa ripetere un bando a distanza di un anno nonostante il fallimento del primo. L’anno scorso invitava le famiglie ad accogliere i rifugiati ed adesso i senzatetto, cioè persone «in grave emergenza abitativa perché sfrattate o senza fissa dimora».. Riporta Il Giornale “L’avviso per il censimento e per l’istituzione di un apposito elenco è stato pubblicato sul sito del Comune e rimarrà aperto fino al 9 gennaio 2017. L’avviso è rivolto «a nuclei familiari residenti e domiciliati a Milano che abbiano nella propria abitazione una camera da destinare all’ospite, con l’uso del bagno o un bagno dedicato» recita il bando. A titolo di rimborso, per le spese di vitto e di alloggio dell’ospite, ogni famiglia riceverà 350 euro al mese. In caso di accoglienza di più di un ospite, qualora la situazione logistica lo consenta, il contributo complessivo non supererà i 400 euro per famiglia. La durata dell’accoglienza sarà di sei mesi, prorogabili a seconda delle singole situazioni… Il Comune garantirà la supervisione e il monitoraggio dell’intera sperimentazione lavorando con il soggetto del Terzo settore che sarà selezionato come partner. Le famiglie individuate dal censimento saranno selezionate e seguite e accompagnate nella sperimentazione di questa nuova esperienza di accoglienza.” E a sperimentazione conclusa non è dato sapere dove e come finiranno i clochard “selezionati” per un’illusoria sistemazione molto provvisoria. Perché se questa è la strategia operativa per risolvere l’emergenza abitativa a Milano siamo alla costatazione di un’incapacità cronica di pianificare o programmare un qualcosa che abbia un senso a lungo termine. Che abbia, soprattutto, una ragion d’essere istituzionale e non si affidi al solito buon cuore dei milanesi. «Già un anno fa l’iniziativa, identica, era stata proposta per i rifugiati senza che ci fosse un’effettiva risposta da parte delle famiglie – ricorda a Il Giornale anche Riccardo de Corato, capogruppo di Fdi in Regione-. Ci chiediamo l’utilità di una simile iniziativa che non da risposte nel concreto, ma serve solo a far vedere che l’assessore al welfare esiste».
Olga Molinari