Milano 15 Dicembre – I genitori delle commissioni mensa continuano a segnalare, anche con foto che pubblichiamo, lo scadimento qualitativo dei pasti erogati da Milano Ristorazione.
Tra le ultime perle la muffa nel formaggio e nella pasta, frutti completamente andati a male, oppure porzioni micro servite per ovviare a problemi organizzativi.
Le foto che pubblichiamo arrivano dal Centro di Via Sammartini, dove vengono preparati 10.000 pasti al giorno.
Possibile che nella citta’ dell’ultimo Expo dedicato alla nutrizione, il Comune presti cosi poca attenzione a cosa mangiano 70.000 alunni dai nido alle medie?
Eppure, come chiedono da tempo i rappresentanti delle commissioni mensa basterebbe istituire un vero e proprio servizio di controllo di soddisfazione degli utenti. E un controllo di qualità. E forse anche un po’ di concorrenza fra chi fornisce questi pasti, oggi erogati solo da Milano Ristorazione, con il Comune che combatte strenuamente verso chi si vuole portare la schiscetta da casa.
Ai tempi del Sindaco Moratti i giornali prestavano grandissima attenzione a questo tema, oggi è calata una sordina, il principale quotidiano cittadino racconta esaltato quanto è bello lo Spazio Feltrinelli e quello Prada.
La coraggiosa battaglia di alcune mamme però merita di essere aiutata anche dentro le istituzioni. E a Gennaio cercherò di organizzare un Consiglio Comunale dedicato a questa vitale battaglia di civiltà.
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Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale
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Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.