Rabaiotti e quella voglia di AirBnB

Milano

La vera domanda è: quante case popolari si possono sistemare con 1,3 milioni di euro? Perchè è questa la cifra che l’assessore alla Casa Gabriele Rabaiotti ha messo sul piatto per chi intende ospitare persone in cerca di un alloggio temporaneo. Chiaramente si parla di migranti, altrimenti non sarebbe la prima volta, nè ci sarebbero fondi così cospicui.  “Per il progetto, infatti, il Comune mette a disposizione un budget di circa 1,350 milioni di euro. Per gli alloggi il contributo sarà pari al canone concordato previsto, nel caso di singole stanze sarà di 250 euro al mese per un posto letto e di 350 euro al mese per due posti”. Cifre compatibili non con giusti prezzi di mercato, ma con gli affitti in nero di solito richiesti a decine di migliaia di studenti in tutta la città. C’è anche un etra di 150 euro a nucleo, quindi si va dai 400 euro al mese ai 500. Per un periodo temporaneo in cui si ospita gente di passaggio. Ipotizzando quindi, come da annuncio, che sia un’offerta non per i migranti ma per tutti, sembra quasi che Palazzo Marino si sia trasformata in una specie di AirBnB. L’unica differenza è che non ci sono soldi in nero che girano.  Non era meglio sistemare case popolari con quei denari? Si sarebbe aggiunto valore al patrimonio pubblico, invece che regalare soldi a chi ha troppe stanze dove vivere.

5 thoughts on “Rabaiotti e quella voglia di AirBnB

  1. Rabaiotti pensasse di più ad argomenti concreti e di priorità sociale, quali gli sgomberi in zone degradate piuttosto che pensare a soluzioni abitative di priorità terziaria. Andasse a recuperare i canoni di gentaglia che non paga da 20 anni e che sputtana le istituzioni sul web, e a batteria cassa agli abusivi che nel frattempo si godono il beato soggiorno nelle case pubbliche a scrocco, con tanto di allacciamenti abusivi. In Via Jacpino da Trdate 16 ci sono famiglie abusive che sono comprati pure la casa e stanno anche bene. E c’è anche la portineria che è occupata da quasi 10 anni. Poi parlano, senza mancare di rispetto a Napoli, di Scampia e a Milano l’assessore non è in grado di liberare un locale di pertinenza pubblica come lo è una portineria.
    Pensasse a sgomberare gli alloggi occupati ai danni della cittadinanza milanese così da iniziare ad inserire inquilini paganti e a recuperare soldi e a pensare più a soluzioni innovative. Pensasse alla gente onesta che paga …per vivere poi nello schifo.

    1. Placido mi piace la tua risposta, rispecchia la realtà. Ma c’è ne sono altre anche peggiori. Come dare le case per i fine settimana e di fatto lasciarne due in uso. Conosco una situazione in cui sono sei mesi che è stato fatto un cambio alloggio ma di fatto l’inquilino detiene in uso ambedue gli alloggi e sbandiera senza vergogna le sue amicizie politiche. Conosco un altro caso dove è stata sgomberata, per un mero cavillo burocratico, una persona che ha sempre pagato per lasciare probabilmente l’area a disposizione di futuri costruttori. È una vergogna! Bravo.

  2. Giovanna, purtroppo il Comune vive di tanta apparenza: senza essere di sinistta, di destra, di sopra, di sotto, si notano troppo gli squilibri nella gestione sociale, soprattutto di questa Giunta. La norma che prevede che che chi é intestatario di una casa popolare e può essere anche proprietario di un’altra casa purché non nel medesimo Comune, e anche a un minimo di tot km di distanza dalla casa popolare, non è mai stata tolta o comunque verificata. Così ci sono i furbetti italiani, rumeni, nord africani, ecc. che godono di multi domicilii. Rumeni che si fanno i ponti e le vacanze regolarmente al loro paese, arabi che tornano a casa loro periodicamente, ecc.. E italiani che hanno comprato casa anche in provincia di Bergamo e che …subaffitto bel periodo in cui sono nell’altra casa! Nonostante le segnalazioni e quant’altro, questi tizi pagati da NOI continuano imperterriti ad adottare politiche sociali veramente assurde quanto inutili. Qui da me sanno benissimo che c’è gente che la casa se l’è comprata nin pagando mai l’affitto: eppure il Rabaiotti n sta facendo il NULLA. Figura inutile quanto cafona. Sfido io chi ha i ‘dané’ ad asserire che Sala & C. fanno bene il loro dovere. Quelle persone non hanno minimamente idea di cosa vuol dire e cosa comporta vivere in una casa popolare in termine di salute e dignità. Altroché città metropolitana! Pisapia si stava iniziando a ‘smuovere’ verso certe direzioni. Purtroppo a metà del suo mandato. Peccato che non abbia voluto ‘riprovarci’. Le misure che aveva intenzione di prendere, insieme alla Benelli e a Granelli, sono certo che non ci avrebbero fatto scrivere queste righe……

  3. Se parliamo di amicizie politiche, a Milano sanno bene nascondere certi ‘magheggi’. Poi parlano dell’Ater di Roma dove ci sono stati i recenti arresti del Comune sulle assegnazioni…. Sono saltati fuori anche a Foggia intrallazzi tra dipendenti dell’Arca e alcuni soggetti per le assegnazioni, con relativi arresti.
    E in molte città hanno iniziato a fare da Giugno gli sgomberi in massa di abusivi.
    Qui a Milano? Soggetti di gruppi politici nazionali, come Forza Italia, aiutano certe tipologie di inquilini a non essere sgomberati. Comazzi e Anguissola. Quest’ultimo, consigliere di zona 8, aveva pure il nome sulla casella postale della casa occupata dalla moglie, in subaffitto, poi ceduta al cognato. Si faceva recapitare anche la posta. Comazzi ora in Regione, compare di Anguissola, invece, amico dei cani animali, ma anche dei cani nel senso spregiativo, ha aiutato a rinviare gli sgomberi. Casa Pound aveva posto il veto per non eseguire certi sgomberi. La Rozza si è fatta la campagna elettorale anche sugli abusivi…. I comitati degli inquilini stilavano le liste degli ‘non sgomberabili’ a tavolino con alcuni personaggi politici. Alcuni dipendenti comunali… meglio lasciar perdere. Alcuni scandali di Aler, come le assunzioni di certe persone, di certi famigliari, le porcate di alcuni ispettori,.. sono nulla rispetto alle responsabilità del comune e di Milano. Ora come non mai.
    Però, nonostante il marciume, si cerca di tenere tutto ben nascosto perché ‘guai a toccare una città virtuosa ed etica come Milano’. Ma vadano a dare via al cú!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.