Milano 22 Dicembre – Abusare dei farmaci non è mai una buona idea. Uno studio del Women’s Hospital di Boston, pubblicato sulla rivista American Journal of Epidemiology, ha lanciato un allarme sui potenziali rischi legati ad aspirine, analgesici e antinfiammatori. Assumere in modo prolungato questi farmaci a base di ibuprofene e paracetamolo, infatti, potrebbe provocare problemi di udito, specialmente nelle donne.
ASSUNZIONE PROLUNGATA
La ricerca ha analizzato i reperti medici di 62.261 donne (tra i 31 e i 48 anni) in cura presso il Nurses’ Health Study. Nel periodo di rilevazione, dal 1995 al 2009, 1 donna su 12 ha assunto paracetamolo e ibuprofene per 2 o più volte nell’arco di una settimana. Facendo una stima dei dati delle partecipanti, gli esperti hanno detto che nel 5,5% dei casi la perdita dell’udito è causata dall’uso prolungato di farmaci come l’aspirina. Più specificatamente, chi utilizza per 6 anni queste medicine in modo regolare avrà il 9% di probabilità in più di diventare sordo.
FATTORI DI RISCHIO
Stiamo parlando di basse percentuali basate sulla stima di una serie di dati, ma i ricercatori hanno spiegato che bisogna fare comunque molta attenzione. Questi farmaci, infatti, possono essere considerati a tutti gli effetti dei fattori di rischio per la perdita dell’udito. Ad allarmare è specialmente il discorso riguardante la quantità: la salute delle orecchie, infatti, potrebbe essere compromessa a causa di un’assunzione regolare delle medicine per qualche anno, anche senza abusi. Si attendono conferme o smentite dagli studi che verranno effettuati prossimamente. (quotidiano.net)
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