E’ sicuramente Natale, ma sarà un Natale sicuro?

Milano

Milano 25 Dicembre – Non vi farò perdere tempo. Sì sarà un Natale sicuro. Non tanto per i Jersey di cemento che stanno venendo vandalizzati in queste ore, con la solita, vecchia, scusa che stanno decorando la città con graffiti coloratissimi. Anche se stavolta c’è pure la possibilità che si tratti di surrogato emotivo per i gessetti colorati dopo Berlino, mentre Barry White, grazie a Dio, sostituisce John Lennon a ripetizioni nelle radio, ad imitazione delle torture di Guantanamo. Sarà un Natale sicuro perché abbiamo molti più eroi in divisa che Selvagge Lucarelli e Tommasi che li giudicano per le loro idee politiche. E questo squilibrio, sfavorendo nettamente la componente terroristica che sulle Lucarelli conta molto, ci dà due grandi vantaggi: tiene le strade pulite da terroristi e fiancheggiatori e consente a noi di smascherare i dementi da tastiera che, al sicuro dal loro caldo salottino piccolo borghese, ci tengono a ricordarci che, beh, un uomo è sempre un uomo. E quindi no, non dobbiamo gioire se un altro uomo lo ha abbattuto come un cane rabbioso. Monsieur De La Palisse ha messo like a questo stato. Anche se, pure lui, che dell’ovvio era maestro, ha il vago sospetto che ci stiano marciando su questo problema per spingere occultamente un’idea demenziale. Ovvero che quello morto, non è solo geneticamente assai simile a chi l’ha abbattuto come ogni terrorista e fiancheggiatore andrebbe abbattuto. No, l’idea è che, essendo armati entrambi, allora sono anche moralmente simili. Non vi ho lasciati stupiti, eh? La feccia è sempre la feccia, dopotutto.

Sarà un Natale sicuro perché, nel gelo e nello smog, i soldati vigileranno sulla Madonnina e su chi, ai Suoi piedi, prega. Nonostante siano armati con fucili automatici che nessuno sano di mente userebbe in Piazza Duomo, o in Stazione Centrale, ma che servono a far sentire sicura la gente che è stata indottrinata a credere che “dentro tutti” sia la soluzione ad ogni problema economico, che vedono nei fucili pesanti la soluzione al dentro tutti e nei soldati l’ultima linea di civiltà contro le gang che la polizia normale fatica a fronteggiare finché non scorre il sangue.

Sarà un Natale sicuro perché non tutti si sono bevuti la storia di via Padova come il meglio di Milano, né di Sesto San Giovanni come capitale dell’integrazione. Sarà un Natale sicuro perché non tutti si sono arresi al politicamente corretto. E sarà un Natale sicuro perché qualcuno, avendo letto il Vangelo Secondo Giovanni, ha capito che a Natale non dovremmo essere tutti più buoni. Ma tutti più Veri. Buon Natale!

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