Milano 28 Dicembre – Il Comune ha quasi 200 appartamenti pronti ma li tiene vuoti anziché consegnarli alle famiglie sfrattate. Succede anche questo nella Milano di Sala.
In Via Appennini, nel quartiere Gallaratese, dopo un finanziamento ministeriale di 23 milioni, sono partiti nel 2009 i lavori per realizzare ben 7 condomini di case popolari per complessivi 196 appartamenti.
Gli appartamenti oggi sono pronti e muniti di ogni confort, ma per un contenzioso fra la società costruttrice e il Comune, non è stato ancora possibile assegnarli.
In realtà sono pronti da primavera 2016 e il Comune spende anche parecchi quattrini per garantire la vigilanza 24 H contro i frequenti tentativi di occupazione.
Nonostante la fame atavica di alloggi popolari (a Milano 22.000 famiglie hanno partecipato all’ultimo bando per avere una casa popolare), il Comune di Milano, proprietario dei nuovi immobili, non riesce a consegnarli agli aspiranti inquilini. Per carità, i dirigenti che non firmano avranno buone ragioni, ma nessuna ragione può valere la sofferenza di 200 famiglie sfrattate a cui prima si promette per sicura la casa e poi gliela si fa apparire un miraggio.
Eppure in data 4 settembre fu fatto una grande annuncio alla stampa, presentando i 196 nuovi alloggi, che in realtà erano stati voluti da Albertini con il piano “Abitare“. I giornali titolarono “pronte le nuove case popolari di Via Appennini”. La notizia fu spacciata come la prova che Sala avrebbe prestato maggiore attenzione alle periferie e a ritornare a costruire case popolari.
Molti nuclei familiari sfrattati e in difficoltà hanno ricevuto in questi mesi la “preassegnazione” degli appartamenti di Via Appennini e sono anche andati a visitare gli appartamenti. Senza dimostrare ritegno per le condizioni in cui versa chi è senza casa, gli uffici comunali se la sono presa lunga. Ritardano la consegna effettiva agli aventi diritto, fra cui molti anziani e disabili, i quali sono stati costretti a passare il Natale ospiti da amici o in comunità, dopo aver ricevuto a settembre la comunicazione dell’assegnazione dell’alloggio.
Ho chiesto con lettera al Sindaco Sala che intervenga presso il settore Casa del Comune e presso la società MM, futuro gestore degli immobili Erp di Via Appennini, affinché ponga fine a questo vergognoso palleggio burocratico sulla pelle degli sfrattati. Nel caso la situazione dovesse protrarsi ancora presenterò un esposto alla Corte dei Conti.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.