Milano 28 Dicembre – Ve la ricordate quella del tizio che precipita dal centesimo piano e che per 99 si ripete “fin qui tutto bene”? Ecco, Majorino in un crescendo involontariamente comico di dichiarazioni fa lo stesso su un tema, purtroppo, tragico come quello dei profughi.
«Bisogna rivoluzionare il sistema dell’accoglienza. Lo dico da due anni. Il sistema di oggi produce una zona grigia che va gestita con più attenzione perché diamo ospitalità a persone non identificate e il Comune non può procedere all’identificazione ufficiale».
Il comune sta accogliendo circa (circa perché, senza identificazione ufficiale potremmo aver contato due volte lo stesso clandestino oppure essercene persi qualche centinaio) mille persone di cui nulla sappiamo. E per le quali non vale nemmeno quella foglia di fico del “stanno scappando da una guerra” sta gente non scappa da. Altrimenti o qui o altrove, qualsiasi cosa gli dovrebbe andare bene. O no? Tanto son qui solo di passaggio, giusto? In attesa che a casa loro le cose si sistemino. Invece no, hanno gusti e preferenze. L’hotel Italia non ha tutti i comfort. Ci sono parenti oltre confine che li invitano. Insomma le solite cose. Prosegue poi il nostro:
«Vanno cambiate le regole europee e il governo deve condurre questa battaglia politica senza esitazioni. Ma è solo il primo passo: c’è un sistema da riprogettare nelle fondamenta. Abbiamo molte aspettative nei confronti del ministro Minniti». Una prima proposta concreta è quella di creare un hub unico e gestito insieme da Polizia, Comune e Terzo Settore in modo da avere sotto controllo l’intera filiera. «In ogni caso — conclude Majorino — su 117mila persone accolte in questi anni non c’è mai stato nessun caso segnalato come connesso ad attività legate al terrorismo. Non sono certo uno che vuole smettere di accogliere. E la situazione in Sammartini è migliorata: siamo passati da 700 a 260 persone a notte».
Vorrei ricordare all’assessore che prima di Amri non c’erano mai stati attentati con i camion in Germania. Prima di Marsiglia, non c’erano mai stati attentati con i camion in Francia. Prima dell’attentato di Londra, nella metropolitana, non c’erano mai stati attentati di Al Qaida in Europa. E prima del primo attentato Islamista propiziato dai 300 mila disperati che abbiamo importato senza manco forzarne l’identificazione, come in Inghilterra, anche qui non ne avremo mai avuto uno. Detto questo, i 99 piani in cui tutto va bene stanno finendo. Lo avverte anche Majorino. Ma come il disperato in caduta libera, nemmeno lui può farci nulla. Quello che lo attrae a terra non è la forza di gravità, è qualcosa di molto peggiore. È la sua ideologia. E se la forza di gravità, come ci dimostrano gli aerei, può essere sconfitta, l’ideologia, come ci dimostrano le condizioni disastrose dell’hub di Sammartini, non è possibile sconfiggerla.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,